Attualità
«88 milioni per un’acqua migliore» sia in Valsesia che in Valsessera
Nei prossimi cinque anni il Piemonte beneficerà di oltre 33 milioni di euro provenienti dal ministero che, aggiunti ai 55 milioni delle tariffe dei piemontesi, porteranno a 88 milioni di euro la cifra destinata a interventi di fognatura e depurazione nonché a opere finalizzate a migliorare la distribuzione dell’acqua potabile. Grazie al potenziamento di alcuni impianti esistenti e alla realizzazioni di nuovi si ridurrà ulteriormente il rilascio nell’ambiente di sostante inquinanti come azoto e fosforo.
Gli interventi toccheranno 105 Comuni piemontesi, con una popolazione residente di oltre 450.000 abitanti (oltre il 10% della popolazione regionale). «Si tratta del più importante intervento di sostegno pubblico alla manutenzione su acquedotti e impianti di depurazione degli ultimi cinque anni» spiega l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati, «grazie al quale, oltre a migliorare la qualità delle acque, saranno ridotte le dispersioni idriche».
Per raggiungere questo obiettivo a fine dicembre è stato sottoscritto dal ministero dell’Ambiente, dalla Regione e dai sei Enti di Governo d’Ambito territoriale ottimale (EgATO) l’accordo di programma che regola l’utilizzo delle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC), relative al periodo di programmazione 2014-2020, per il servizio idrico integrato. Il cofinanziamento da parte dei gestori è assicurato dai proventi della tariffa del servizio.
Gli interventi interessano il settore fognario/depurativo con progetti di: potenziamento e ammodernamento di impianti esistenti; costruzione di nuovi impianti; estensione delle reti fognarie, collettamento di aree già servite agli impianti maggiori e dismissione di piccoli impianti meno efficienti. Per quanto riguarda il settore acquedottistico, invece, le opere previste sono principalmente mirate alla riduzione delle dispersioni reali di rete, con sostituzione di tratti di condotte ammalorate e con l’installazione di strumentazione per il controllo della pressione e della portata, per una maggiore facilità di controllo delle reti stesse.
L’accordo, come anticipato, assicura al Piemonte 33 milioni di euro di risorse FSC, a sostegno di 60 interventi del servizio idrico integrato del valore complessivo superiore a 88 milioni di euro. Per la sezione Ato 2 che si occupa del territorio vercellese e biellese le opere in programma sono molteplici, la più significativa delle quali è prevista a Riva Valdobbia di Alagna. Il progetto – da 1,4 milioni euro – prevede la realizzazione di un nuovo impianto di depurazione prevalentemente interrato viste le rigide condizioni climatiche nel periodo invernale e, al tempo stesso, per limitare l’impatto ambientale. Al depuratore, mediante la realizzazione di un collettore fognario dedicato, confluiranno i reflui provenienti da Riva Valdobbia dove sono attualmente presenti tre punti di scarico che vengano utilizzati come recapito delle acque provenienti, in tempo di pioggia, dagli sforatori in progetto.
A Gattinara è invece previsto un intervento di 500.000 euro per ammodernamento dell’impianto di depurazione, già dotato di tecnologia terziaria.
Infine sono previste opere di potenziamento e sistemazione della rete idrica nell’area gestita dal Cordar Valsesia per un totale di 616.585 euro.
In particolare, saranno interessati i Comuni di Quarona, Serravalle, Coggiola e Valdilana.
A Quarona l’intervento si svilupperà lungo la rete idrica di via Don Minzoni, via Garibaldi e corso Rolandi per circa 1.250 metri; a Serravalle i lavori interesseranno la rete idrica a servizio di varie vie del centro e delle aree limitrofe per un totale di circa 2.200 metri. Nel comune di Coggiola, si interverrà su circa 115 metri di rete idrica lungo la provinciale 118 Pray-Coggiola; a Valdilana, infine, i lavori interesseranno circa 700 metri di rete idrica lungo la provinciale 112 Ponzone-Trivero. Tutti gli interventi prevedono la posa di condotto in Pead (polietilene alta densità).
Per quanto riguarda Ato 1, in riferimento al nostro territorio, sono da segnalare gli interventi ricompresi nel terzo lotto di lavori per complessivi 1 milione e 400mila euro finalizzati alla riduzione delle perdite idriche in diversi comuni del Novarese, fra cui Grignasco.
«Con gli interventi inseriti nell’Accordo appena sottoscritto» aggiunge Marnati «le infrastrutture piemontesi di acquedotto, fognatura e depurazione saranno in grado di garantire prestazioni migliori e più stabili nel tempo. Crescerà quindi ulteriormente il contributo che il comparto offre al raggiungimento degli obiettivi di qualità dei corpi idrici e l’intero sistema sarà più resiliente di fronte ai cambiamenti climatici, sia per quanto riguarda l’approvvigionamento potabile sia il collettamento/trattamento delle acque reflue. Una maggiore efficienza delle infrastrutture avrà positivi impatti sulla risorsa acqua, per esempio in termini di risparmio sui prelievi e dunque minori costi di gestione (es. energia per sollevamento da pozzi, trattamenti di potabilizzazione, ecc.) oppure maggiore disponibilità di acqua fornita e quindi superamento di alcune croniche situazioni di carenza idrica stagionale».
L’individuazione degli interventi da finanziare è il risultato della collaborazione tra gli uffici regionali e gli enti di governo d’ambito; questi ultimi dalla regolamentazione del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica sono chiamati per la prima volta a svolgere un ruolo primario nell’attuazione dell’accordo, compito per il quale la Regione ha comunque dato la disponibilità a fornire supporto e a mettere a disposizione la propria esperienza maturata con la gestione delle precedenti programmazioni.
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