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«Fare la Gin? Un grande sogno, che ho fin da quando ero bambina»

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E’ la nuova Gin Fiammaà da solo una settimana, ma il suo nome è già sulla bocca di tutti. Come abbiamo scritto nella scorsa edizione del nostro giornale, sarà Martha Anicelli, 41enne borgosesiana ora residente a Quarona,  a interpretare la storica maschera femminile amata dal caro Peru Magunella per le prossime due edizioni del Carnevale. Il suo cognome non è affatto sconosciuto agli addetti ai lavori, infatti, è lei a ricordare «faccio il carnevale da quando sono nata»; questo perché è «figlia d’arte»  di Peter Anicelli, notissimo artigiano della cartapesta borgosesiano. A lei però manca la vena artistica del padre e di gesso, carta e colla sente solo l’odore, senza mettere le mani «in pasta». Il carnevale ce l’ha nel DNA e insieme alla mamma e alla sorella Silvia ha sempre sfilato tra le mascherate, prima di Aranco, poi, e ancora fino allo scorso marzo, con il rione Valbusaga.
Del «suo» Peru, Carlo Minoli dice: «Non ci conoscevamo molto bene prima di qualche mese fa, anche se entrambi siamo nel circuito del Carnevale cittadino da molti anni. Però devo dire che si è creato subito un grande affiatamento e sono molto felice di questo, perché dovrò passare moltissimo tempo con lui e soprattutto nel mese di febbraio vivremo veramente a strettissimo contatto; vedrò più lui che la mia famiglia». A proposito di famiglia, Martha, che è sposata con Christian, con il quale ha due figli, un maschio, Gabriele, di 9 anni e una femmina, Margherita, di 8, racconta: «Mentre con i bambini sfiliamo con la mascherata di Valbusaga, mio marito Christian non ha mai partecipato al carnevale; viene sempre però a vederci, ma come spettatore. Anche se è una passione che non condividiamo, lui ha accettato di buon grado la mia candidatura a Gin, sorprendendomi anche un po’, perché so che è un po’  geloso».  Prima di accettare, infatti, Martha, ha dovuto consultare quelli che definisce i suoi tre «capi»: «Ovviamente, prima di accogliere l’onore di diventare Gin, ho dovuto riflettere e poi discuterne con tre persone in particolare: in primis con mio marito, per il grande impegno che richiederà questo ruolo, poi il mio titolare al lavoro, al quale ho dovuto chiedere il permesso di potermi assentare, e poi a mio padre, cui mi sono presentata dicendogli “Papà, vuoi che io sia la tua Gin?”. Devo dire che tutti e tre hanno accolto con entusiasmo questa mia “candidatura”, soprattutto il mio titolare che, come me, si può dire, ha il carnevale nel sangue». Prima dell’annuncio ufficiale, gli unici a conoscere l’identità della nuova Gin erano il presidente del Comitato Carnevale, Marco Canuto, e il Peru Magunella, Carlo Minoli; è stato proprio quest’ultimo a fare la proposta  a Martha: «Io non avevo idea che Carlo avesse in mente me come la futura Gin Fiammaà, quindi quando un giorno mi ha chiesto di incontrarci per chiedermi una cosa riguardo a mio padre io neanche mi immaginavo quale fosse il vero motivo dell’incontro. E’ stata una bella sorpresa e devo ammettere che indossare i panni della Gin è sempre stato un mio sogno fin da quando ero bambina».  E sicuramente Martha dovrà abituarsi a indossare un elaborato costume, con tanto di sottoveste, corpetto e, cosa che la preoccupa maggiormente, i tacchi, sui quali dovrà esercitarsi anche a fare qualche passo di danza: «Sto frequentando, a proposito, alcune lezioni private di ballo per arrivare pronta ai veglioni e alle numerosissime serate danzanti che mi aspetteranno. Mi impegnerò al massimo per essere una buona Gin, divertente, allegra, che rimanga nel cuore dei borgosesiani, come lo sono state per me soprattutto Elisa Degiorgi e Gabriella Cerinotti. Ho ancora un po’ di tempo e mi eserciterò anche a parlare dialetto». Una particolarità? Non ha mai fatto il Mercu Scurot, quindi quello del 2020, da Gin, sarà il suo primo ufficiale: «Sono sempre andata a recuperare i “magoni” a fine giornata. Ma non ho mai partecipato al lungo corteo in frac, questo sarà il primo anno».
Perciò, in bocca al lupo Martha, ci abitueremo presto al tuo sorriso!

E tu cosa ne pensi?

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