Attualità
A lezione di Costituzione con l’ex ministro Marta Cartabia
BORGOSESIA – Mercoledì mattina, 8 novembre, al CineTeatro Lux gli studenti e le studentesse del triennio degli Istituti superiori «G. Ferrari» e «V. Lancia» di Borgosesia hanno assistito a un’interessante lezione sulla nostra Costituzione con una docente d’eccezione: Marta Cartabia.
La giurista, che è docente di diritto costituzionale all’università Bocconi, è stata giudice della Corte Costituzionale e prima donna a ricoprirne la carica di Presidente e fu Ministro della Giustizia durante il governo Draghi, è stata ospite del Collettivo Impegno Attivo Valsesia per il ciclo «La Costituzione in tasca» che mira ad avvicinare i giovani alla comprensione e alla riflessione sui principi fondamentali della Carta.
Dopo l’introduzione del professor Federico Gilardi, direttore del Centro Cardinal Martini Università Bicocca di Milano, che più volte è intervenuto a moderare l’incontro, per quasi due ore la professoressa Cartabia ha parlato a ruota libera andando a toccare tematiche complesse presentandole con un linguaggio chiaro e adatto a quello del giovane uditorio. «La Costituzione è come una bussola» ha detto l’ex Ministro «che serve per orientarci attraverso le diverse situazioni, per questo è tanto importante conoscerla e saperla leggere. La nostra Costituzione parla di libertà, uguaglianza, solidarietà, rispetto, dignità della persona e coinvolge tutti i cittadini nella realizzazione di questi valori, giorno dopo giorno». A dimostrazione del suo valore c’è anche il fatto che, sebbene sia stata scritta 75 anni fa in un contesto storico e socio-politico molto diverso da quello attuale, continua a essere il punto di riferimento per il nostro Paese.
«Come può la Costituzione dirci qualcosa anche oggi, con i tempi che sono così tanto cambiati? I motivi sono diversi, prima di tutto perché riguarda l’essenziale e fa riferimento ai principi cardine che descrivono la nostra società, non a regole specifiche che invece sono soggette al mutare delle situazioni. Principi non astratti, ma ricavati dalla storia, dal vissuto di un popolo che nel momento in cui l’ha redatta si era appena lasciato alle spalle due guerre. In secondo luogo per il modo in cui è stata scritta, cercando la mediazione, l’accordo e la condivisione di un terreno comune tra i membri dell’Assemblea Costituente».
La Costituzione deve quindi guidare sia l’azione del singolo che quella del Governo e delle sue leggi, da qui il compito della Corte Costituzionale come ha spiegato la professoressa: «La Corte Costituzionale ha il ruolo di tutelare il diritto, è giudice delle leggi presentate dal Parlamento o dal Governo ed è custode della Costituzione; è il garante che fa sì che vengano emesse leggi ingiuste, anti-costituzionali Ogni normativa, ogni limitazione relativa a un particolare ambito viene approvata solo se rispetta i diritti dei cittadini in modo proporzionale. I diritti non sono assoluti, ma sono limitabili in virtù del rispetto di principi comuni».
Un compito non facile che spesso coinvolge anche riflessioni di tipo morale. «Uno dei casi più difficili» ha concluso Marta Cartabia «è stata la sentenza Cappato relativa al caso di dj Fabo e relativa alla discussione sul fine vita».
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