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Ricordati i quarant’anni di ordinazione sacerdotale del Parroco Don Ambrogio Asei Dantoni

SERRAVALLE – Lunedì 15 settembre, giornata in cui la Chiesa festeggia la Madonna Addolorata, a Serravalle sono stati ricordati i quarant’anni di ordinazione sacerdotale del Parroco Don Ambrogio Asei Dantoni, che in questo giorno quarant’anni fa fu ordinato Sacerdote a Sostegno, il suo paese natale, dal Vescovo Monsignor Albino Mensa. A Sostegno era stato ordinato il Beato Don Secondo Pollo, modello di vita santa per tutti i sacerdoti vercellesi.
Ricordati i quarant’anni di ordinazione sacerdotale del Parroco Don Ambrogio Asei Dantoni
Alle ore 21 è stata celebrata una Messa solenne nella chiesa parrocchiale gremita di fedeli, autorità, rappresentanze delle Associazioni. La Corale Parrocchiale, diretta dal Maestro Andrea Buonavitacola, ha mirabilmente accompagnato la liturgia. Hanno concelebrato: Monsignor Tonino Guasco, Monsignor Gianluca Gonzino, Don Giancarlo Taverna, e i tre Diaconi serravallesi: Marco Avondo, Emilio Forte e Pier Luciano Garrone. La parola Diacono deriva dal greco “diaconìa” che significa ministero/ministro o servizio/servo. Il diaconato è il primo grado del sacramento dell’Ordine sacro, mentre il presbiterato è il secondo. Il Diacono è ordinato per servire, occupandosi della predicazione, dell’insegnamento, della cura pastorale, della preparazione ai sacramenti e della supervisione della liturgia: è molto significativo che Serravalle ne abbia espressi ben tre e che fossero tutti e tre presenti in questa particolare occasione.
Monsignor Tonino Guasco, che fu vice parroco a Serravalle, ha tenuto l’omelia ringraziando il Signore perché ha donato, a Serravalle, come Parroco Don Ambrogio: “Una vocazione maturata in età adulta, quando era già inserito nel mondo del lavoro, sostenuta dalla famiglia e dal Gruppo di preghiera di Casa del Bosco. Nel Seminario delle Vocazioni adulte ebbe la fortuna di incontrare sacerdoti di grande spessore culturale e spirituale”. Monsignor Guasco ha poi focalizzato l’attenzione dei fedeli sulla figura del sacerdote e sulle attese che ripone in esso la Comunità pastorale, invitando a ricordare che il Sacerdote è anche un uomo, con le sue debolezze, i suoi momenti difficili in cui ha bisogno di sentire vicini coloro che gli vogliono bene: “Amate il vostro Parroco perché lui ama voi singolarmente e collettivamente”.
Questo aspetto dell’umanità del sacerdote è stato messo in rilievo anche dal Sindaco Massimo Basso, che ha richiamato l’attenzione sulla condivisione che c’è sempre stata con Don Ambrogio nei difficili mesi del Covid e che continua: “Io ho trovato in Te anche un Amico che mi è stato vicino: ci rispettiamo, ma lavoriamo per raggiungere lo stesso obiettivo: il bene del nostro Paese”. A nome dell’Amministrazione Comunale Massimo Basso ha donato una targa, in cui si ringrazia Don Ambrogio per la dedizione ed il costante impegno al servizio della Comunità, augurandogli di continuare questo cammino con la stessa forza e passione ancora per molti anni, e una preziosa penna di rovere personalizzata con il suo nome, per scrivere ancora tante pagine della vita di Serravalle. Alessandra Delvecchio, a nome della Comunità Metodista, ha fatto gli auguri al sacerdote augurandogli ancora molti anni di Ministero condiviso. Guido Bondonno, Vice Sindaco e membro del Consiglio d’Amministrazione della Fondazione “Don Florindo Piolo” con Alberto Serra, ha portato gli auguri del Personale e di tutti gli Ospiti, ringraziando Don Ambrogio per il suo operato in qualità di Presidente.
All’Offertorio le Associazioni hanno portato i loro doni che Don Ambrogio ha detto utilizzerà per rendere più accogliente l’oratorio, rinfrescandolo. Al termine della Messa, visibilmente commosso, ha ringraziato la Comunità, la Corale, le Associazioni, i suoi parenti, la cara Agostina, i sacerdoti e i diaconi che hanno concelebrato, invitando tutti ad un rinfresco in Oratorio.
Quarant’anni di ordinazione è una tappa importante, anche dal punto di vista simbolico: il numero 40 ricorre molto spesso nella Bibbia. Noè passò 40 giorni nell’arca. Isacco si sposò a 40 anni. San Paolo suddivide la vita di Mosè (che visse 120 anni) in 3 periodi di 40 anni l’uno. Mosè resta 40 giorni e 40 notti sul monte Sinai con il Signore prima di ricevere le tavole della Legge. 40 sono gli anni trascorsi dal popolo di Israele nel deserto dopo l’uscita dall’Egitto. Regnarono 40 anni i re Saul, Davide e Salomone. Il profeta Giona predica per 40 giorni la distruzione di Ninive e 40 sono i giorni durante i quali i cittadini di Ninive fanno penitenza per ottenere il perdono di Dio. Il profeta Elia trascorse 40 giorni nel deserto e sempre 40 furono i giorni che anche Gesù passò nel deserto, subendo le tentazioni e uscendone indenne, prima di iniziare la sua predicazione. 40 sono i giorni durante i quali Gesù risorto appare ai suoi discepoli e li istruisce, prima dell’Ascensione e della Pentecoste.
Ora caro Don Ambrogio dalla cima del monte dei tuoi 40 anni di sacerdozio potrai contemplare l’infinito orizzonte di Dio, e da vicino quella vetta che si chiama Eternità. Il nostro bene sia la tua piccozza, i ricordi la luce nel tuo cuore.

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