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A un anno dall’apertura, tempo di bilanci per «Ri-circolo», il negozio di Mani Tese

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VALDILANA – Poco più di un anno fa a Ponzone di Valdilana veniva inaugurato «Ri-circolo, la bottega dell’usato e non solo». Un «progetto pilota» di economia circolare e solidale sul territorio per la cui realizzazione l’associazione Mani Tese di Pratrivero aveva investito forze, energie e risorse, spinta dalla convinzione che l’usato è un tipo di consumo da sostenere perché perfettamente in linea con lo stile di vita più sobrio di cui abbiamo bisogno per ripristinare l’equilibrio tra l’uomo e l’ambiente e determinare un sistema economico più giusto e sensato. Siamo dunque andati a chiedere al sodalizio un bilancio di questa prima annata, sicuramente non facile anche a causa della pandemia che ha di fatto stravolto le nostre vite.

«Nonostante i periodi di lockdown, che per bene due volte ci hanno visti costretti a chiudere il negozio» dice Norma Marchi a nome dell’associazione «l’attività è andata bene. Siamo soddisfatti anche se certamente c’è bisogno di farci maggiormente conoscere. Nelle grandi città realtà di questo tipo che propongono alla popolazione una cultura del consumo antagonista all’“usa e getta” sono molto più radicate e sviluppate ma anche dai noi, pur se ancora tanto resta da fare, questa nuova “filosofia” sta poco a poco prendendo piede. E il merito è anche e soprattutto del nostro gruppo giovani, che ringrazio di cuore, il quale sta effettuando una campagna di promozione del negozio davvero incisiva e di sensibilizzazione sui temi della sostenibilità ambientale e dell’economia circolare utilizzando le infinite potenzialità dei social, da Facebook a Instagram, arrivando quindi a una potenziale utenza molto più vasta».

Alla base di questo progetto ci sono la volontà e il desiderio di stimolare nella cittadinanza un cambio culturale alimentato dalla presa di coscienza che l’oggetto scartato per i motivi più svariati può essere tolto dal conferimento alla piattaforma ecologica (con conseguenti risparmi non indifferenti per la comunità) e rimesso in circolo perché perfettamente riutilizzabile. Il negozio è dunque un’applicazione «pratica» dei temi dello sviluppo equo e sostenibile e della giustizia ambientale, da sempre valori fondanti dell’associazione che cerca di generare risorse economiche per la promozione umana e la solidarietà. La nuova bottega – che ricordiamo non è un negozio dell’usato conto-terzi, ma è il cittadino a donare gli oggetti che vengono poi rimessi in vendita in un modo del tutto regolare (con tanto di scontrino) a un prezzo popolare – è gestito a rotazione da una decina di volontari. Ospita oggetti di vario genere: casalinghi, oggettistica, elettronica, attrezzi da lavoro, mobili, libri, antiquariato minore. C’è inoltre uno spazio riservato ai prodotti del commercio equo-solidale.

«Proprio nell’ottica di contrastare lo spreco e ridurre così i rifiuti» prosegue Marchi «invito chiunque avesse beni usati ma in buono stato, funzionanti e puliti, a contattarci. Per questioni di igiene non raccogliamo i vestiti; eventuali mobili sono vincolati allo spazio a disposizione. Ci piacerebbe avere un’area espositiva più ampia ma i costi d’affitto sono molto anni e, pertanto, al momento non ce lo possiamo permettere. Certo, se il negozio dovesse prendere davvero piede, ci si potrebbe pensare. Nel frattempo, invito tutti anche a farci visita».

Gli orari di apertura della bottega, che si trova in frazione Ponzone 155, sono: mercoledì dalle 9 alle 12,15 e sabato dalle 9 alle 12,15 e dalle 15 alle 18,30. L’accesso ai locali avviene nel rispetto delle norme anticontagio e delle massime condizioni di sicurezza.

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