Attualità
Ad arricchire la Collana “La mia Valsesia” esce il nuovo volume fotografico di Mario Soster
Dopo un lustro di attesa, ad arricchire la Collana “La mia Valsesia”, esce il nuovo volume fotografico di Mario Soster, il sesto, dedicato agli alpeggi valsesiani dell’Alta Val Grande: Comuni di Scopa, Scopello, Pila, Piode, Rassa, Campertogno, Mollia, Alagna (con Riva Valdobbia). Oltre trecento pagine a colori (cento in più rispetto alle pubblicazioni precedenti) che documentano una realtà economico-insediativa caratteristica delle nostre montagne, mostrando purtroppo anche il progressivo abbandono di molti pascoli: le casere disabitate subiscono le ingiurie del tempo, ma per fortuna alcuni alpeggi sono stati riconvertiti a punti di sosta e di ristorazione per escursionisti.
Il libro è dedicato: “Alla mia sezione CAI con riconoscenza per il continuo sostegno alle mie attività associative”.
Nella presentazione lo storico Alessandro Orsi definisce Soster: “Il miglior illustratore della nostra valle, proponendo fotografie di sublime suggestione e anche di valenza didattica, capaci di insegnare cosa sono gli ambienti di montagna”. Questo duplice filone di conoscenza è il filo rosso che guida il fotografo, il botanico e l’alpinista, nel costante dialogo con l’ambiente naturale e con quello antropizzato.
Mario Soster nel saggio che apre il volume spiega cosa si intenda per alpeggio, riportando l’attenzione al tempo in cui l’economia della valle era prevalentemente agricola. Tracciando un bilancio sulla diminuzione della popolazione che vive e lavora in montagna: “Al termine del secondo conflitto mondiale, molti montanari abbandonarono i loro siti ed emigrarono verso le città e la pianura alla ricerca di migliori condizioni di vita”, l’autore cita dati numerici significativi, desunti dai censimenti, ma ricorda anche che molti pascoli valsesiani sono impervi e raggiungibili con difficoltà: “Le montagne valsesiane sono dirupate e scoscese e non offrono in altitudine ampi spazi pianeggianti utilizzabili per la formazione di pascoli”. Le centinaia di immagini sono pagine di una storia affascinante, colta nel quotidiano scorrere dei giorni e delle stagioni, che con i loro colori offrono sempre nuove suggestioni, suscitando interesse e curiosità.
Il volume si conclude con una bella fotografia che ritrae Mario Soster in casa parrocchiale a Varallo, con Monsignor Luigi Bettazzi, vescovo Emerito di Ivrea, nel 2021, in occasione della festa della Madonna Incoronata. Monsignor Bettazzi sta sfogliando la seconda edizione del primo volume della Collana La mia Valsesia, con le immagini della Capanna Margherita, rifugio al quale il prelato volle essere accompagnato dallo stesso Soster, e da alcuni finanzieri di Alagna, nell’agosto del 1992, dopo aver celebrato la messa in memoria dei caduti in montagna alla chiesetta della Madonna dei ghiacciai, nei pressi della Capanna Gnifetti.
Tra le fotografie pubblicate, alcune sono contrassegnate con la sigla F.S: foto storica, indicando che sono immagini scattate negli ultimi due decenni del secolo scorso, che quindi testimoniano condizioni di conservazione e uso che talvolta nel presente sono profondamente mutate. Soster con questa nuova pubblicazione vuole ringraziare i “montanari” che proseguono nelle attività di allevamento e di monticazione, contribuendo a salvaguardare e custodire il delicato equilibrio ecologico della Valle, accettando condizioni di vita difficili, compensate solo da ritmi di lavoro umani e dal contatto con la natura, che sa ancora parlare all’Uomo che sa ascoltare.
Un ringraziamento particolare viene poi rivolto agli sponsor: associazioni, aziende ed attività valsesiane, che continuano a credere in queste pubblicazioni che raccontano la Valsesia nella sua complessità.
A questo primo volume sugli alpeggi dell’Alta Val Grande, ne seguiranno altri due, ai quali Mario Soster sta già lavorando con immutato entusiasmo: tanta strada ha percorso con ai piedi gli scarponi, facendo tesoro di ogni incontro, per tradurlo in immagini più eloquenti di qualsiasi racconto.
Piera Mazzone
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