Attualità
Al Sacro Monte il concerto di Ermal Meta e la presentazione del suo «Domani e per sempre»
VARALLO – Davvero splendida, per suggestione, fascino a potenza artistica, la serata di sabato 22 luglio al Sacro Monte dove il Comitato organizzatore, in sinergia e con la collaborazione di Corriere Valsesiano, ha ospitato uno spettacolo in assoluta sintonia col luogo. E’ infatti tornato a far parte del programma Alpàa il concerto in piazza della Basilica dove nelle precedenti edizioni si sono esibiti, per fare qualche esempio, Lucio Dalla, Angelo Branduardi e Gino Paoli.
Quest’anno in questa straordinaria e raccolta cornice ha portato la sua musica e le sue canzoni un artista eccezionale, tra i più grandi di questi ultimi anni di musica italiana: Ermal Meta. Che ha scelto di proporsi con due diverse modalità: quella, che conosciamo molto bene, di eccellente interprete dei suoi pezzi, intensi, profondi, portatori di emozioni, e quella, forse un po’ meno nota, di autore, scrittore di romanzi. Per ora, uno solo, d’esordio: «Domani e per sempre» edito la La Nave di Teseo.
Un libro sotto certi aspetti «carico» come i brani che Ermal firma per sé ma pure per altri colleghi (ha scritto per Marco Mengoni, Francesca Michielin, Francesco Renga, Francesco Sarcina, Emma, Chiara Galiazzo e altri).
Un libro che, l’ho detto anche sabato sera, mi ha sorpresa: piacevolmente. Non la solita e forse pure un po’ scontata autobiografia del personaggio famoso che racconta di sé e della sua carriera, di come ha raggiunto il successo, del rapporto col pubblico. No no. Tutt’altro. Attraverso la vita del protagonista, Kajàn, ragazzino albanese che sperimenta fin da piccolo gli orrori del secondo conflitto mondiale e che cresce e si forma transitando lungo situazioni e condizioni molto spesso complicate e a volte anche crudeli, il lettore quasi senza accorgersene compie un viaggio destinato a lasciargli più d’un segno.
Non si può proprio evitare, leggendo la storia di Kajàn e degli altri personaggi gravitanti attorno a lui, di farsi popolare da tutta una serie di emozioni suscettibili d’essere poi elaborate individualmente e soggettivamente: basta riconoscersi disposti a guardare sotto la superficie, ad andare oltre e ad attingere a quella dote meravigliosa pur se a volte pesante a gestirsi che si chiama empatia raccogliendo il messaggio di speranza sospeso tra le pagine.
Ho apprezzato moltissimo il libro di Ermal, che sotto un certo aspetto colma anche un vuoto storico: ci fa conoscere senza sconti quel che hanno subito gli albanesi subito dopo la fine della seconda guerra mondiale con l’affermarsi della dittatura comunista.
E ho apprezzato moltissimo, come tutto il pubblico salito sabato sera al Sacro Monte, il concerto di questo artista straordinario. In un luogo altrettanto straordinario. Una serata che ricorderò tra le mie più intense e preziose esperienze professionali, e non solo. E per la quale ringrazio chi me ne ha fatto dono.
Luisa Lana
Foto di Frozen Light e Nordcap Studio
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