Alagna, dedicato a mia mamma Angela Gagliardini

ALAGNA – Riceviamo e pubblichiamo il delicato ricordo di Angela Gagliardini da parte del figlio Vittorino Muretto.

Alagna, dedicato a mia mamma Angela Gagliardini

Cara mamma, quest’anno ricorre il sedicesimo anniversario della tua morte e volevo ricordarti così.

Voglio rammentarti a modo mio, perché secondo il mio umile pensiero ti meriti che chi ti ha apprezzato insieme a tuo figlio ti ricordi in questa maniera.

Ricordo che, quando ero piccolo, mi raccontavi come avevi fatto nascere, insieme alla nonna, il gruppo folkloristico, tuttora attivo; mi hai mostrato tutti i libri che avevate sfogliato per cercare un costume maschile (quello antico non era molto comodo e pratico per cimentarsi nei balli folkloristici).

Mi ricordo quando mi portavi nei teatri della Valsesia, dove tu recitavi, dopo aver scritto la sceneggiatura e i testi, mentre io giocavo dietro le quinte o sotto i palcoscenici polverosi e tu mi rimproveravi perché mi sporcavo. Mi ricordo quanto eri orgogliosa quando vincevate le filodrammatiche, tu e la tua piccola compagnia teatrale composta da compaesani che riuscivi a coinvolgere con la tua grande passione per la recitazione.

Mi ricordo quanto tempo hai dedicato e lottato per aprire la scuola di lingua Walser, poi diventata materia scolastica alle scuole elementari dove inizialmente andavi di persona ad insegnare la lingua anche ai bambini, tu sapevi che solo così il Titzschu non sarebbe stato dimenticato.

Mi ricordo quanto eri orgogliosa quando avete finito il dizionario, che aveva richiesto anni di lavoro e dedizione, e la tua casa era aperta a tutti coloro che volevano collaborare con le loro conoscenze e ricordi d’infanzia.

Mi ricordo quanto eri felice quando hai vinto il primo premio di poesia alla rassegna di Grignasco, avevi scritto una bella composizione dedicata alla nonna; e così ti voglio pensare lassù insieme a lei che parlate il Titzschu e di certo avrete trovato qualcuno che lo parla con voi e qualcun altro che lo vuole imparare. Mi ricordo quanti studenti universitari hai accompagnato nella preparazione della tesi di laurea, come fossero i tuoi studenti, ai quali riversare il tuo sapere, così come quando hai insegnato nella scuola di Avviamento per permettere ai ragazzini di avere un diploma oltre a quello della licenza elementare.

Nel nostro paese è mancata un’altra persona di cultura e le è stata dedicata una targa a memoria e onore, per avere offerto le sue conoscenze e passioni e per aver portato avanti le tradizioni del nostro paese con passione.

Ecco, io invece ti voglio ricordare così, sempre impegnata in mille progetti nei quali credevi fermamente, mai ti sei risparmiata per vederli realizzati, coinvolgendo tutti coloro che hanno creduto in te.

Tuo figlio
Vittorino Muretto