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Alpàa dopo 46 anni tutto potrebbe cambiare dal 2023

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VARALLO – Nel 2009 gli organizzatori dell’evento ne lasciarono la guida al Comune, viste le già allora sempre più alte responsabilità personali. Dal 2009 a oggi, i Presidenti del Comitato che si sono succeduti si sono assunti tutte le responsabilità senza nessun compenso, ma solo mossi dalla volontà di continuare a sostenere la manifestazione e tutto l’indotto che genera.

In sequenza sono stati il compianto Gianluca Buonanno per 7 anni, Eraldo Botta per altri 7, Fabrizio Cottura per il periodo necessario a espletare alcuni passaggi burocratici, come la modifica dello Statuto e ora Gianni Iacolino, eletto nell’Assemblea del 1° marzo 2023, il quale con lo stesso spirito intende continuare sulla strada tracciata.

Ciò premesso, dopo una ponderata riflessione il Comitato è molto scettico sull’opportunità e possibilità di proporre quest’anno la manifestazione per eccellenza dell’estate valsesiana. Le ragioni che stanno alla base di questo orientamento sono molteplici, ma si possono sintetizzare in almeno 5 punti:
1. Costi di organizzazione sempre più elevati a fronte di entrate da enti pubblici e privati sempre più ridotte
2. Scarso sostegno delle attività cittadine al Comitato, manifestatosi in particolare nel 2022 con un contributo di € 4.450,00, a fronte delle 150 attività presenti
3. Troppo frequenti attacchi da parte di alcuni esponenti della vita “amministrativa” cittadina diretti a mettere in discussione legittime scelte operate dall’amministrazione comunale nei confronti del Comitato e a sindacare sul ruolo svolto e l’impegno profuso da membri del comitato stesso. Tale atteggiamento di aperta ostilità, a fronte di uno sbandierato riconoscimento dell’importanza per Varallo della manifestazione Alpàa, evento da salvaguardare e riproporre anche in futuro (come premesso in una delle innumerevoli interrogazioni presentate), di certo non giova all’attività del Comitato e contribuisce a far morire l’evento
4. Mancanza di una fattiva collaborazione da parte di quasi tutte le numerosissime associazioni del territorio (se ne contano circa 100), nonostante le ripetute richieste di sostegno del Comitato rivolte loro nel corso degli anni
5. Alle difficoltà legate all’organizzazione di una manifestazione che per sua natura deve ottemperare a norme sempre più stringenti in tema di sicurezza, si aggiunge l’amarezza di constatare che forse non è così sentita a livello cittadino l’esigenza di disporre di un evento potenzialmente capace di creare un forte indotto sulle attività del territorio.

Può quindi risultare abbastanza evidente come la voglia e le possibilità del Comitato di andare avanti, siano sempre più limitate e tali da indurre alla decisione sopra preannunciata.

 

Immagine di archivio

 

 

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