Audizione per la Santhià-Arona

In qualità di primo firmatario della petizione che, forte di 500 firme, chiedeva la riapertura della linea ferroviaria Santhià-Arona, il presidente dell’Associazione «Passaggi sotto il Rosa» (e già sindaco di Roasio) Ubaldo Gianotti è stato convocato in audizione dalla Commissione Trasporti della Regione. Con lui Giulia Masseroni, in rappresentanza dell’Associazione di cultura e politica Proposta Comunista, che 11 mesi fa promosse a Gattinara (col gruppo consiliare «Comunisti per Gattinara»), un convegno avente per oggetto la tratta ferroviaria. Anche dai contenuti di quell’occasione di incontro e riflessione trasse impulso l’iniziativa della raccolta firme. Nella riunione di martedì 8 gennaio Gianotti ha potuto così esporre analiticamente le motivazioni alla base della richiesta di ripristino del servizio ferroviario. La tratta è vista come strategica parte del collegamento internazionale fra Torino e la Svizzera, che attraversa un territorio ricco di eccellenze. La linea è ritenuta in grado di contribuire al rilancio di questa vasta area… sia come «servizio» in sé per i cittadini e le imprese, sia per questioni ambientali (spostare il traffico passeggeri e merci da gomma a ferro comporta benefici), sia nel quadro degli sforzi di valorizzazione delle tante realtà di interesse turistico locali che vedono nel treno non solo un mezzo di trasporto ma anche di «promozione» (come avviene in altre realtà del Paese). «Ho trovato, con molto piacere» ha detto dopo l’audizione Gianotti, «un buon apprezzamento da parte della maggioranza dei componenti della Commissione e una motivata condivisione dei consiglieri regionali Carlo Riva Vercellotti e Angelo Dago sulle finalità dell’intervento».
Si vedrà ora quali potranno essere gli sviluppi concreti: la riattivazione non si presenta certo semplice: dopo anni di abbandono si stimano in 24 milioni di euro le risorse necessarie a ripristinare la tratta, ma i costi di smantellamento definitivo e bonifica sarebbero superiori.