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Basso e Croso contro il vertice Asl Vc
Una nuova, pesante bordata sull’operato della direzione aziendale dell’Asl Vercelli è stata tirata nei giorni scorsi dal sindaco di Serravalle, Massimo Basso, e dal suo assessore ai servizi Socio-assistenziali, Uber Croso. Richiamando in una nota le critiche recentemente espresse dal consigliere regionale Alessandro Stecco e dall’on. Paolo Tiramani su «gravi carenze» nei servizi, i due amministratori ricordano che già dal 2016 contestano inefficienze e tagli al direttore generale dott.sa Chiara Serpieri. Sin da quando, cioè «vennero praticamente soppresse molte specializzazioni attive presso i poliambulatori di Serravalle e Grignasco per favorire la struttura periferica e per noi disagiata di Coggiola provocando problemi di accesso ai servizi a un bacino di utenza di oltre 10.000 persone».
La dott.sa Serpieri è inoltre ritenuta non credibile «dal punto di vista dei rapporti istituzionali» visto che «le ultime due assemblee dei Sindaci convocate per ascoltare quanto il direttore avrebbe avuto da dire o proporre» sono andate deserte perché si sono presentati «poco più di una decina di sindaci, o loro delegati, sulla novantina aventi titolo».
Basso e Croso fanno poi cenno all’assenza di considerazione che secondo loro sia la dott.sa Serpieri sia il precedente assessore regionale alla Sanità avrebbero riservato al Comitato presieduto dal sindaco di Gattinara volto a semplificare il rapporto Sindaci-Asl. L’affondo continua: «Sostituendoci ai compiti dell’Asl» scrivono gli amministratori «abbiamo cercato di rimediare, in piccola parte, all’insensibilità e scarsa saggezza delle politiche sociali e sanitarie dal combinato disposto Asl Vc-assessore regionale ultimo scorso, predisponendo un piano minimo di sostegno alle fasce più deboli con l’istituzione del progetto “Ambulatorio amico” che verrà ulteriormente integrato con fondi comunali da altre attività quale il prelievo del sangue».
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