Boccioleto: «Grassie d’tut», cara Bruna!

BOCCIOLETO – Sono stati 19 i Comuni piemontesi che hanno aderito alla prima Giornata Regionale del Piemonte Gentile e Cortese che si è svolta sabato 4 dicembre, con la possibilità di anticiparla al 3 o posticiparla al 5.

Un’iniziativa semplice ma dal grande valore simbolico e identitario per la comunità regionale e che si è avvalsa del patrocinio della Regione, del Consiglio Regionale, dell’Anci e dell’Ordine dei Giornalisti.

L’obiettivo è quello di modificare positivamente, con il tempo, in modo partecipato, il luogo comune che etichetta il Piemonte e i suoi residenti come «falsi e cortesi». Questo, per rendere onore a una realtà che invece è molto diversa: sono numerosi i piemontesi che si impegnano quotidianamente mettendo in atto pratiche di gentilezza a beneficio della comunità. Per perseguire la finalità prefissata i promotori della Giornata hanno pensato di istituire una giornata in cui i sindaci e le Amministrazioni comunali potessero consegnare, a titolo di ringraziamento, l’attestato di riconoscimento «Grassie d’tut» a quei cittadini/e e/o associazioni che nel corso dell’anno si sono dati praticamente da fare per il bene comune.

Tra le località che hanno aderito, anche Boccioleto.
Dove il sindaco Walter Fiorone ha consegnato l’attestato di gratitudine «Grassie d’tut» a Bruna De Dominici per la sua «partecipazione puntuale e attiva, mediante la realizzazione di piccole opere d’arte in occasione di eventi rivolti ai bambini della scuola dell’infanzia e primaria del plesso scolastico di Boccioleto». Una forma di ringraziamento che ha anche il significato di valorizzare il buon esempio.

La cerimonia si è tenuta nei locali della scuola, presenti le insegnanti e gli alunni.
Negli anni, Bruna ha confezionato abiti e costumi da utilizzarsi per recite e spettacoli, ha prodotto manufatti che hanno arricchito le feste (di carnevale, di Halloween, di Natale) e le cacce al tesoro organizzate dalle maestre e che sono stati messi in vendita durante i mercatini allestiti dai genitori per acquistare, col ricavato, materiale scolastico.