Attualità
Borgosesia, appartamenti gratuiti per i medici anti-Covid
Quattro medici hanno già trovato casa a Borgosesia, e altri cinque posti sono disponibili: la popolazione ha risposto in tempi rapidissimi alla iniziativa promossa dal Sindaco Tiramani, che ha chiesto ai cittadini di far sentire agli «angeli dell’Ospedale» l’affetto della città.
A fare i sopralluoghi e a seguire tutte le pratiche necessarie è stato l’assessore Fabrizio Bonaccio, che spiega: «Gli ex presidi prof. Alessandro Orsi e prof. Marisa Gardoni hanno consegnato, a due medici provenienti da Torino, le chiavi del loro bell’appartamento nuovo, arredato e subito abitabile, che si trova a Rozzo. Un gesto di generosità che fa onore a questa coppia di storici, molto conosciuta e stimata sul nostro territorio, che offre una sistemazione estremamente accogliente a chi arriva in città per affrontare una situazione lavorativa assai impegnativa».
Per altri medici invece è stata offerta ospitalità presso la Foresteria di Foresto (vedi foto), nell’edificio che il Comune ha dato in comodato d’uso al Centro Ricreativo Culturale: «Il presidente Ezio Novarina ci ha contattati subito» dice ancora Bonaccio «per offrirci la disponibilità di ben 6 posti letto, dove ospitare altrettanti sanitari in arrivo al Santi Pietro e Paolo».
C’è poi un’ulteriore soluzione, messa a disposizione dalla Parrocchia: «Don Ezio ha subito chiamato per offrire l’appartamento di proprietà della Curia» aggiunge l’assessore «che si trova a Isolella, dunque vicinissimo all’ospedale: si tratta di un monolocale, dove presto potremo collocare un altro dei 10 medici attesi in questo periodo».
Insomma, anche questa volta Borgosesia non delude, ma chi volesse ancora contribuire sarà il benvenuto: «Sappiamo che sono attesi 10 medici e diversi infermieri» conclude Bonaccio. «Ci auguriamo di poter offrire a tutti un’adeguata sistemazione: ricordo che per gli appartamenti messi a disposizione il Comune si occuperà di sostenere tutte le spese relative alle utenze: un modo per ringraziare tutti coloro che si prendono cura dei malati ricoverati nel nostro ospedale».
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