Borgosesia, la nuova palazzina del G. Ferrari pronta per l’inizio della scuola

BORGOSESIA – Al rientro dalle vacanze estive, gli studenti del Liceo G. Ferrari di Borgosesia saranno accolti da un’importante novità: la nuova palazzina aggiuntiva che, dopo anni di stazionamento nei lavori, è finalmente pronta per accogliere lezioni e incontri.

Gli ultimi aggiornamenti sullo stato dei lavori di ampliamento del Liceo arrivano direttamente dalla Provincia che assicura studenti e docenti dichiarando che i nuovi spazi saranno pronti in tempo per l’inizio delle lezioni, quindi per il prossimo 13 settembre. Ma non è l’unica novità: infatti, come confermato dal presidente provinciale Eraldo Botta, la nuova ala dell’istituto di viale Varallo conterrà ben cinque aule laboratorio e non quattro com’era stato previsto dal progetto iniziale.

Si tratta di un cambio di programma in corso d’opera avvenuto sotto esplicita richiesta del preside del liceo che ha fortemente espresso il desiderio di ricavare uno spazio in più da mettere a disposizione dei docenti e delle classi. In queste settimane, alla viglia dell’inizio delle lezioni, gli addetti ai lavori stanno ultimando gli interventi all’interno dell’edificio per ricavare la quinta aula e, contemporaneamente, si stanno completando gli ultimi dettagli sulle parti esterne con la semina del verde e la piantumazione delle siepi.

La nuova ala sarà dotata di un collegamento con la sede principale dell’istituto e conterrà attrezzature nuove e adatte a condurre laboratori e lezioni interattive. La ripresa dei lavori di ampliamento dellla scuola borgosesiana era uno degli obiettivi principali del presidente della provincia Eraldo Botta che, fin dalla sua nomina, aveva espresso la ferma volontà di velocizzare lo stato delle cose e migliorare il servizio scolastico per gli studenti valsesiani.

Per via di una struttura che non era in grado di offrire loro spazi adeguati, da più di dieci anni alcune classi del «Ferrari» erano costrette a trasferte settimanali nell’edificio di Agnona sede dell’Itis «Lirelli», dove, a turno, utilizzavano le aule prestate dalla scuola. Una situazione di disagio che non in poche situazioni aveva messo in difficoltà gli studenti. Inoltre, il nuovo edificio è stato realizzato ad altissima prestazione energetica: dotato di cappotto isolante per ridurne la dispersione termica e grazie a tecnologie che utilizzano fonti rinnovabili, si avvicina agli standard di impatto zero.

Grazie a queste caratteristiche, il progetto ha avuto accesso al fondo ministeriale «Scuole innovative»  che ha finanziato i lavori con circa 700mila euro di fondi erogati.