Attualità
Borgosesia, prima riunione del Comitato per il diritto alla tutela della salute
BORGOSESIA – Sulla scia del «Comitato per il diritto alla tutela della salute e alle cure», nato a Torino a marzo di quest’anno, si sta costituendo anche a Borgosesia un presidio in difesa della sanità pubblica a cui sono invitati a farne parte il personale sanitario, cittadini, pazienti, associazioni e organizzazioni sindacali.
Nelle scorse settimane al cine teatro Lux si è tenuto il primo incontro per presentare questa iniziativa e per avviare un dialogo costruttivo tra le varie parti coinvolte. Dopo la proiezione del docu-film «Lavoro Anno Zero» sul palco si sono succeduti diversi interlocutori che, invitati dal segretario della CGIL Vercelli-Valsesia Valter Bussoni e dalla giornalista Lorella Morino, hanno portato testimonianze, sollevato questioni e presentato perplessità sulla questione sanitaria italiana.
Il progetto nasce in risposta a una situazione nazionale che vede la sanità pubblica costantemente depauperata, mancano investimenti e il personale non è retribuito adeguatamente, in contrasto con un avanzamento delle cliniche private: l’appello collettivo lanciato dal Comitato fa convergere tutti i disagi legati alla salute, sia dei lavoratori, sia dei pazienti. Sono intervenuti, quindi, il Sindaco Fabrizio Bonaccio e l’assessore ai servizi socio-assistenziali dell’Unione montana Francesco Nunziata, rinnovando l’impegno delle Amministrazioni locali nel fare «da pungolo» negli uffici di competenza perché non si perdano servizi sul territorio, la presidente di Fondazione Valsesia Laura Cerra, quella della CRI di Borgosesia Daniela Denicola, la dottoressa Marinella Mazzone, che è un po’ la referente territoriale del Comitato, e alcuni rappresentanti del personale sanitario, tra cui anche il dottor Gualtiero Canova, primario di chirurgia dei Santi Pietro e Paolo.
Quest’ultimo ha portato in evidenza come sia difficile reperire medici strutturati, senza i quali non è possibile mantenere aperti i reparti e quindi attivi i servizi: una questione che interessa da vicino anche la futura rianimazione a Borgosesia, dalla cui apertura dipende, tra l’altro, il reparto di cardiologia. L’incontro, più che portare a delle conclusioni, è servito a riunire i soggetti interessati nella discussione di questa importante tematica e per avviare una possibile collaborazione per mettere in campo azioni concrete e strutturate a difesa della salute pubblica.
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