Attualità
Caro maestro Pierangelo…
Prima di chiudersi, lasciandoci la speranza che «domani sarà sempre meglio», questo anno incredibile – che se ce lo avessero raccontato un anno fa, come sarebbe potuto essere, non ci avremmo creduto, e che ora dopo averlo vissuto appare addirittura surreale – ci ha portato via Pierangelo. Sapevamo che non stava bene. Lui, che da un po’ di tempo era diventato così «social», che accompagnava le nostre giornate con messaggi, fotografie, condivisioni di storie e ricordi, con quell’ironia soltanto sua, conservata intelligentemente fino all’ultimo, aveva avuto l’ultimo accesso su whatsapp l’11 di novembre. Da allora ero più volte tornata a controllare, con sempre meno speranza e sempre più tristezza.
Fino a quella data, durante quei mesi duri e faticosi che l’hanno visto combattere la malattia da vero «Drago» (e un motivo ci sarà, se lo chiamavano così), il Pier ha continuato, seppur «da remoto», a parlare con noi: comunicatore eccezionale com’è sempre stato, non ci ha permesso di avvertire la sua mancanza, ha accorciato le distanze fino ad annullarle, ce l’avevamo sempre lì, vicino, pronto a raccontarci qualcosa.
Adesso che te ne sei andato davvero, Pier, caro, carissimo e indimenticabile «Drago», eccome se sentiremo, noi tutti, che in questo momento abbiamo il cuore gonfio di dolore, la tua mancanza.
Una mancanza pesante, ingombrante, difficile da metabolizzare: tanto ci avevi abituati a «esserci», sempre, con la tua presenza, la disponibilità, la passione che mettevi in ogni cosa, l’impegno, le idee, il tuo saper trasmettere allegria, la convivialità di cui eri splendido portatore…
Caro maestro Pierangelo, noi tutti e questa valle che tanto hai amato ci sentiremo da oggi un po’ più soli.
Ti abbiamo voluto davvero molto molto bene.
Luisa
You must be logged in to post a comment Login