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Una nuova serie di cartoline da Serravalle

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Una nuova serie di cartoline da Serravalle

SERRAVALLE – Chi mai oggi spedisce ancora cartoline? Sono state sostituite da messaggi, WhatsApp, Mail, dei quali poi non resta nulla, mentre un tempo la cartolina veniva conservata, infilata in una cornice o in un libro, e riaffiorava, magari dopo anni, con il suo carico di memoria e di emozioni.

Una nuova serie di cartoline da Serravalle

Giorgio Faglia, collezionista di cartoline, di fotografie antiche e di documenti su Serravalle – coautore con Davide Cerutti e Valerio Galletti del libro sulla storia della Cartiera: “C’era una volta…mamma Cartiera”. Una storia lunga quattro secoli tra fatti e immagini”, fondatore nel 2004 del Gruppo Mineralogico Paleontologico “Glycymeris”, ideatore del primo tentativo di censimento delle cave non più utilizzate del territorio di ben quattro province: Vercelli, Novara, Biella, Verbania, che portò alla pubblicazione del primo e del secondo volume di: “Cave Spente nelle province di Biella, Novara, Verbania, Vercelli”- nel 2001, con gli “Amici della cartolina”, curò la pubblicazione del libro: “Un saluto da Serravalle Sesia”, raccogliendo tutte le cartoline che raffiguravano il paese ed i suoi simboli.

Dopo un quarto di secolo degli Amici della Cartolina sono rimasti Giorgio Faglia e Davide Cerutti, cui si è aggiunto Michele, il figlio di Rossano Biglia.

“Seraval Seraval: cum Vantebe Piane e Burnà, Seral l’è na cità” cantava la Brusca, ma chi è nato e vive nelle frazioni, che erano Comuni fino al 1927, sa che quel territorio, amministrativamente dipendente dal Comune di Serravalle, racchiude un mondo di Cantoni, Località, Regioni, con caratteristiche urbanistiche e storiche peculiari, espressione di specifici valori culturali e paesaggistici.

Giorgio Faglia ha pensato di realizzare e stampare una nuova serie di cartoline della Serravalle di oggi, ma soprattutto delle sue frazioni: Bornate, Piane, Vintebbio, aggiungendo Gattera, Sella e Naula, proponendo scorci e inquadrature insoliti. Sedici rettangolini di cartoncino, stampati a colori, invitano alla scoperta del paese partendo dal centro, da Corso Matteotti, sul quale si affaccia il Comune, fronteggiato dalle Scuole Medie, dirigendosi verso Bornate, frazione tagliata longitudinalmente da Corso Bruno Buozzi, ridiscendendo poi a Naula lungo il rettilineo che passa davanti alla storica pieve, proseguendo lungo la Statale 299 fino a Vintebbio, addentrandosi nel paese per scoprire Piazza Suor Onorina, recentemente intitolata alla religiosa, ricordata da tutti per la sua generosità e professionalità, ma scoprendo anche Regione Vaglio, i Cassin-i dal Cuccu, suggestivo agglomerato antico, ai piedi della collina.

Riprendendo la Statale a ritroso, all’altezza del nuovo ponte che collega con Grignasco, si può imboccare la strada per Piane Sesia, deviando subito a sinistra, affrontando il percorso a tornanti che conduce alla Frazione Sella, con i viottoli erbosi che convergono alla Chiesa dedicata alla Madonna Immacolata, costruita su un rialzo naturale e, costeggiando la fontana-lavatoio, scendere per un agevole sentiero alla Regione Deambrosis, Cà D’Ambros, facendo poi una digressione a Regione Martellone, Cà d’Martlun, prima di tornare a Piane, nella Piazza del Monumento. La strada a sinistra sale verso San Giacomo, dove sorge la chiesa Parrocchiale, proseguendo per le Regioni alte: Imbrico, Cà d’Imbric, e Bertola, Cà ‘d Bertola, da un lato, Quazzo, Cà ‘d Quass, dall’altra parte. Tornando verso il centro una deviazione in ripida salita permette di scoprire Regione Castorino, Cà d’Masun Dzo, scendendo poi a San Carlo, Ca’d Masun, proseguendo per Gattera e uscendo sulla Circonvallazione.

Naula, Gattera e i cantoni pianesi saranno meta il prossimo 5 maggio di Serravalle in…cultura, una giornata dedicata proprio alla scoperta del paese, organizzata dalla Pro Loco e dal Comune.

Le sedici cartoline sono disponibili per chi volesse averne copia da conservare o da spedire: grazie a Giorgio che le ha realizzate e a Michele Biglia che le ha stampate.

E tu cosa ne pensi?

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