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Casa della Salute cresce in Piemonte

CDS – Casa della Salute, rete di poliambulatori specialistici e odontoiatrici presente in Liguria, Piemonte e Sardegna con 38 strutture, ha celebrato il proprio percorso di crescita nella prestigiosa location de Le Cattedrali Relais a Baldichieri d’Asti di fronte a circa 200 medici che operano nelle sue strutture piemontesi.
Casa della Salute cresce in Piemonte
Il Gruppo, dal 2020 parte di Italmobiliare Investment Holding della famiglia Pesenti, ha voluto celebrare, con la propria rete di professionisti del Piemonte, il percorso di crescita dell’azienda che oggi conta circa 600 dipendenti, circa 1.000 medici su territorio nazionale e fornisce 1,2 milioni di prestazioni all’anno.
«CDS è presente con le proprie strutture in 7 delle 8 province Piemontesi e crescerà ancora – ha commentato il CEO di CDS Marco Fertonani -. Incontrare i nostri professionisti di questo territorio significa rafforzare la relazione con loro e aggiornarli sul piano industriale».
Alla serata hanno preso parte istituzioni e le personalità del mondo della sanità. Il sindaco di Asti, Maurizio Rasero, ha commentato: «È un piacere ritrovarci qui stasera, nella mia città e a distanza di due anni dall’inaugurazione del centro medico di Asti. Ci tengo a ringraziare CDS per la collaborazione sinergica e per l’investimento sul territorio, dove ha riqualificato un edificio in disuso da tempo restituendolo alla comunità».
Luca Pallavicini, Presidente Nazionale di Confcommercio Salute, Sanità e Cura, ha accolto con piacere un evento nato per creare networking tra professionisti della sanità: «CDS è un Gruppo che sta crescendo velocemente e in modo consapevole verso la comunità attraverso una proposta di qualità. Sono sicuro che CDS crescerà ancora, i miei migliori auguri».
Le origini
«Promuovere la sanità per tutti», poche parole che sintetizzano la mission di CDS-Casa della Salute. «L’idea mi è venuta quando vivevo in Spagna, dove correvo come ciclista professionista, e ho visto nascere le prime cliniche odontoiatriche, che offrivano ottimi livelli di servizio a prezzi accessibili – spiega Fertonani, CEO e Founder della società –. Ho pensato di riproporre il modello in Italia, iniziando da diagnostica per immagini e visite specialistiche, per le quali nel pubblico c’erano attese fino a un anno e che privatamente avevano costi molto elevati». Il modello CDS ha da subito successo per la capacità di coniugare tempi di attesa rapidi, prezzi accessibili, tecnologie di ultima generazione, medici di grande esperienza e capillarità sul territorio. In controtendenza rispetto al pubblico e al privato, che sempre più frequentemente abbandonano i piccoli centri per concentrare le risorse nei territori a più alta densità abitativa, CDS ha aperto numerose cliniche in piccoli comuni, spesso riqualificando stabili in disuso, come ad esempio ad Alba, Asti, Vercelli e Novara, e creando posti di lavoro per le comunità locali.
Gli investimenti
Nel 2025 CDS continuerà il proprio percorso di espansione con un piano di investimenti da circa 30 milioni di euro per ampliare la propria presenza, anche in nuovi mercati come la Sardegna, e per rafforzare, grazie a consolidate partnership con i più importanti player nazionali ed internazionali nella tecnologia applicata alla sanità come Siemens ed Esaote, il livello di tecnologia presente nelle proprie strutture. In questo senso, il Gruppo sta già lavorando ad alcuni progetti pilota che prevedono l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, ad esempio lungo tutto il processo di esecuzione di una prestazione in diagnostica per immagini e supporto al workflow clinico.
L’azionista e la strategia ESG
Fondata nel 2013, CDS-Casa della Salute è, dal 2020, controllata da Italmobiliare, una delle principali holding di investimento italiane, quotata alla Borsa Italiana e controllata dalla famiglia Pesenti, che ha dato grande impulso al piano di sviluppo di CDS, che impiega oggi circa 600 dipendenti e oltre 900 medici ed eroga ogni anno più di 1,1 milioni di prestazioni sanitarie. Italmobiliare accompagna la società anche nell’implementazione di una evoluta e ambiziosa strategia ESG, che si riflette nelle molte azioni concrete avviate in questi anni. CDS ha adottato un codice etico e politiche di sostenibilità che guidano ogni aspetto della sua operatività e aderito all’UN Global Compact, impegnandosi a rispettare i dieci principi fondamentali in materia di diritti umani, lavoro, ambiente e lotta alla corruzione. In linea con questi principi, l’azienda ha inoltre aderito ai Women’s Empowerment Principles, e ha da poco conseguito la certificazione BCorp grazie al suo impatto positivo su società e ambiente.
Sanità di prossimità
Un altro aspetto distintivo e qualificante di CDS è la capillarità con cui copre il territorio. In controtendenza rispetto al pubblico e al privato, che sempre più frequentemente abbandonano i piccoli centri per concentrare le risorse nei territori a più alta densità abitativa, CDS ha aperto numerose cliniche in piccoli comuni, spesso riqualificando stabili in disuso. «Così facendo creiamo nuovi posti di lavoro, riqualifichiamo aree abbandonate e permettiamo alle persone di fare visite e controlli vicino a casa», spiega Fertonani. Che aggiunge con orgoglio «Il nostro modello non si limita a rispondere a un bisogno individuale, ma ha un impatto profondo sul territorio, contribuendo a una sanità più sostenibile e inclusiva e favorendo la coesione sociale e la resilienza delle piccole comunità».
C’è, infine, un ultimo aspetto che Fertonani ci tiene a sottolineare, ovvero il valore della prevenzione. «Mi piace dire che curiamo le persone sane, perché offrendo la possibilità di accedere ad analisi, esami e visite a prezzi spesso simili a quelli del ticket pubblico, consentiamo alle persone di svolgere attività di prevenzione. Così facendo permettiamo di intervenire tempestivamente, evitando interventi più complessi e costosi in futuro, con un impatto positivo non solo sulla salute dei singoli, ma sull’intera comunità, contribuendo a una sanità che sia davvero per tutti».
CDS in Valsesia
Ad aprile, il network CDS ha perfezionato l’acquisizione di Ecoscan S.r.l., che opera dal 2015 con il marchio CDU – Centro Diagnostico Uffredi. La struttura di via Borgognoni 4 si sviluppa su oltre 200 m² e offre servizi di diagnostica per immagini. Grazie a questa azione CDS ha consolidato ulteriormente la propria presenza nella provincia di Vercelli, tagliando il traguardo dell’ottava operazione di merger&acquisition.

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