Attualità
Casa Valsesiana: ricostruiamola più in basso, per una migliore accoglienza dei turisti pellegrini
Riceviamo e pubblichiamo – A inizio anno vorrei provocare una riflessione/discussione fra i miei concittadini, da varallese che ha a cuore la città in cui abita. L’argomento è quello della ricostruzione della casa valsesiana alla sommità del Muntisel. Mi accorgo di non provare particolare nostalgia per quell’edificio, ancorché suggestivo. Non so voi…
La sua conduzione è sempre stata difficile e non ricordo stagioni fortunate. Un po’ fuori mano, un po’ angusta, un po’ eccentrica, mai troppo frequentata. Al sindaco, in una recente occasione augurale, ho detto: «Capisco che un evento traumatico come un incendio distruttivo di un bene comune provochi la reazione istintiva e volitiva, “la rifaremo come prima e dov’era prima” ma non sempre la prima reazione è frutto di riflessione».
In quel luogo pittoresco che è stato il nostro primo «giardino pubblico» c’è invece una grande opportunità che, secondo me, dovremmo cogliere. Ricordiamoci che è il primo posto visto dal pellegrino/turista che scende dal pullman e vuole salire al Sacro Monte. E’ il luogo della nostra prima accoglienza offerta a chi arriva e, secondo me , dovrebbe essere un luogo degno del capolavoro che attende il visitatore. Oggi non è così: c’è un’anonima casetta con quattro servizi igienici, per di più dislocati male. Mi piacerebbe ci fosse una bella struttura, appunto una «casa valsesiana» dove si viene accolti, ci si mette a proprio agio, si consuma una colazione, si va ai servizi, s’incontra la propria guida, si ascolta/vede un’introduzione alla visita del Sacro Monte, ci si attrezza per la pioggia che da noi e’ frequente eccetera. E magari tutto questo è affidato alle nostre guide e diventa anche la loro sede. Quindi quello che intendo dire è: ricostruiamola pure la casa valsesiana, ma più in basso, sul versante del Muntisel vicino ai parcheggi perché sia il luogo accogliente che ci occorre. In alto invece teniamoci pure una bella piattaforma panoramica attrezzata per starci con comodità, nella buona stagione, magari utile anche per i concerti estivi, come usava un tempo. Saluti varallesi a tutti
Norberto julini
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