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Celebrate le esequie di Gian Paolo Tonetti

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VALDUGGIA – La tragica morte per incidente stradale del giovane veterinario valduggese Gian Paolo Tonetti, avvenuta martedì 21 giugno a Grignasco, ha gettato nello sconforto la sua famiglia, le tante persone che lo conoscevano e ne stimavano le qualità umane e professionali nei vari ruoli ricoperti (fu presidente della sezione di Borgosesia di Coldiretti Vercelli-Biella e alla guida della Pro loco valduggese) e l’intera comunità.

Le esequie del 37enne si sono svolte sabato 2 luglio nella chiesa di S. Giorgio con la partecipazione di tantissima gente che ha voluto stringersi ai familiari condividendone il dolore. Sulla figura di Gian Paolo riportiamo il ricordo che ci ha fatto pervenire don Dante, interprete del saluto unanime e commosso di tutta la comunità valduggese.

Nei Promessi Sposi, Alessandro Manzoni scrive una pagina tra le più strazianti: quella di una mamma che porta in collo la sua bambina Cecilia, di nove anni, morta per la peste. Va incontro al carro dei monatti, perché la vuole porre con le sue mani, con delicatezza materna, sul carro. Lo scrittore dice: «gli occhi di quella mamma non davano lacrime, ma portavano segno di averne sparse tante; c’era in quel dolore un non so che di pacato e profondo, che attestava un’anima tutta consapevole e presente a sentirlo».

Carissimi Paola e Attilio, anche noi tutti abbiamo versato molte lacrime e la Santa Messa, celebrata sabato nella chiesa di San Giorgio, gremita di tanti fedeli, è stata una cerimonia austera e sofferta; la comunità ha seguito attentamente la cerimonia funebre, ascoltata la Parola della Sacra Scrittura, le preghiere e i bellissimi canti, eseguiti dal Coro Giovanile, canti che infondono speranza e forza e portano a continuare nel cammino divenuto più difficile e tribolato: «dove nasce amore Tu Signore sei la sorgente, dove c’è una croce Tu sei la speranza, dove il tempo ha fine Tu sei vita eterna: e so che posso sempre contare su di Te!».

Mi è caro ricordare Gian Paolo che ha frequentato le scuole elementari e medie a Valduggia, sempre affettuosamente vigilato dai suoi genitori come dice il proverbio «occhio di mamma, raggio di sole», ossia l’occhio luminosa di una mamma e di un papà non debbono mai dar fastidio ma gioia e desiderio di crescere nel bene. Ha poi frequentato il Liceo Scientifico nell’Istituto Salesiano di Novara e l’Università di Parma dove ha conseguito la Laurea in Veterinaria.

Dopo una bella esperienza ha fatto ritorno a Valduggia per essere vicino ai suoi cari e si preparò con valida attrezzatura per andare a curare gli animali anche con interventi chirurgici sul posto, realizzando così il suo sogno. Non sapevo però che Gian Paolo avesse molti interessi e fosse un valido collaboratore del lodevole gruppo del Soccorso Alpino. Inoltre, per cinque anni, era stato un valido presidente della Pro Loco valduggese.

Mamma Paola ha avuto una vita particolarmente tribolata: la morte del papà per infarto quando era adolescente, poi la morte della carissima sorella Piera e del cognato prof. Alessandro Colombo, inoltre la lunga sofferenza della carissima mamma, sempre affettuosamente assistita e infine la tragica morte del figlio: insieme al marito e ai parenti tutti, sta riguadagnando gradualmente forza e speranza aggrappandosi alla preghiera.

La nonna paterna, Coppo Maria, ha una cappella di famiglia Coppo a fianco alla chiesa di Arlezze e ha dedicata a Padre Pio, il quale diceva che la Croce vera non è un monile decorativo, ma penetra nel profondo del cuore e la grazia del Signore ci aiuta a recuperare la Speranza, anche se ci si resta con il cuore smarrito di non saper il perché di tanta sofferenza, come dice il poeta Ungaretti.

Concludiamo con un pensiero del pastore protestante Bonhoffer, morto nei campi di concentramento: «E’ buio, o Signore, dentro di me, ma presso di Te c’è la luce; sono solo ma tu non mi abbandoni; sono impaurito, ma presso di Te c’è l’aiuto; sono inquieto, ma presso di Te c’è la pace; in me c’è amarezza, ma presso di Te c’è la pazienza; io non comprendo le tue vie, ma la mia vita Tu la conosci».

Molto bello e toccante l’intervento di Monica con un originale e sofferto commento di un bellissimo pensiero di Sant’Agostino. Le più vive condoglianze da parte dei sacerdoti celebranti: don Lorenzo, padre Raymond, don Dante e il padre salesiano don Giacomillo Segafredo, che era stato per numerosi anni insegnante della mamma di Gian Paolo.

E tu cosa ne pensi?

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