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Centri di Accoglienza: a Ghemme raccolte 743 firme, Grignasco chiede un incontro col ministro
Continua a far discutere la futura realizzazione di due Centri di Accoglienza Straordinaria a Ghemme e Grignasco, rispettivamente in grado di ospitare 46 e 43 richiedenti asilo.
Centri di Accoglienza: a Ghemme raccolte 743 firme, Grignasco chiede un incontro col ministro
A Ghemme si è conclusa mercoledì 27 la petizione avviata da alcuni cittadini per chiedere al Prefetto di rivedere la sua decisione e sono state raccolte 743 firme. L’Amministrazione, sempre mercoledì ma in serata, tramite la propria pagina social ufficiale ha comunicato di aver avviato le procedure per accertare la fattibilità dell’intervento previsto nello stabile di via Vittorio Veneto 1: «Abbiamo notificato ufficialmente alla società proprietaria dell’immobile [Centro Italiano per l’Alzheimer srl, ndr] la necessità di fornire materiale integrativo», si legge nella nota.
Solo al termine di queste verifiche il Comune presenterà agli enti preposti la documentazione necessaria per verificare la correttezza dell’operazione. Gli Amministratori esprimono in conclusione il loro massimo impegno «a tutelare gli interessi della comunità con trasparenza e determinazione».
A Grignasco l’argomento CAS è stato trattato in Consiglio comunale e al momento la situazione vede il Comune impegnato su più fronti. Dal punto di vista tecnico-istituzionale è stata rigettata la comunicazione di inizio lavori (dato il cambio di destinazione d’uso dell’immobile scelto come sede del centro), si è chiesto un accesso agli atti per verificare tutti i passaggi del bando di assegnazione e ci si sta attivando per avere un colloquio con il ministro dell’Interno. Il sindaco Beatrice ha inoltre annunciato che presto in paese sarà attivata da questa mattina (al mercato dalle 9,30 alle 12,30) una raccolta firme.
Sulla questione è intervenuto anche Cristian Borsoi, coordinatore di zona di Forza Italia, che in una nota esprime perplessità e preoccupazioni sulla decisione della Prefettura.
«C’è un senso di apprensione e insicurezza» continua Borsoi «in quanto è risaputo che la presenza di tali strutture porta, purtroppo, degrado, con aumento della criminalità, soprattutto se vengono insediate in paesi così piccoli, in cui non ci sono spazi adeguati a ospitare e integrare queste persone, e con la necessità di una supervisione costante 24 ore su 24 di forze dell’ordine dedicate alla sicurezza di queste strutture e dei cittadini stessi».
Il coordinatore azzurro, ponendo in evidenza possibili problemi di ordine pubblico e sociale non tralascia possibili conseguenze economiche degli insediamenti: «Come risponderanno a questa decisione tutti gli imprenditori che investono da anni nei nostri paesi, o gli imprenditori che avevano manifestato interesse ad avviare la loro attività nei nostri territori?».
E conclude: «Per questi motivi e per questi interrogativi, Forza Italia darà il suo supporto ai sindaci di Grignasco e Ghemme anche per compiere operazioni congiunte in maniera che la Prefettura si renda conto della decisione inappropriata che è stata presa».
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