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Cerimonia di premiazione del Concorso Nazionale di poesia “Il castello di Sopramonte”

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Cerimonia di premiazione del Concorso Nazionale di poesia “Il castello di Sopramonte”

PRATO SESIA – Il Gruppo Alpini di Prato, sabato 20 settembre ha ospitato i poeti ed un pubblico che rasentava le duecento persone nell’ampio spazio della palestra comunale, trasformata in un fiammeggiante teatro dal Capogruppo Rocco Guastella, che ha aperto la cerimonia di premiazione del Concorso Nazionale di poesia “Il castello di Sopramonte”, seguito dall’Alpino Angelo Frasson, anima della rassegna poetica, che ha espresso tutta la sua soddisfazione per essere giunti alla ventunesima edizione.

Cerimonia di premiazione del Concorso Nazionale di poesia “Il castello di Sopramonte”

“E’ un bel traguardo poter annoverare 115 poeti in italiano, 18 in vernacolo e moltissimi giovanissimi, ai quali consegneremo uno zainetto per la vita personalizzato con il nome, di colore arancio, per simboleggiare la forza e il calore della poesia, ma vorrei dedicare anche un pensiero alle loro Maestre, che si sono impegnate personalmente nello scrivere delle poesie” ha detto Frasson. In rappresentanza della Sezione Valsesiana dell’ANA c’era il Consigliere Savio Vercelli, che ha premiato il poeta Alpino Luigi Travaini.

I temi affrontati quest’anno erano quelli consueti più intimistici e lirici, accanto ad argomenti sociali importanti, come la guerra che purtroppo coinvolge molti paesi e miete vittime anche tra i civili, e soprattutto tra i bambini: Mariateresa Martinelli Biasion in: “Si sono spenti gli ulivi”, fa ascoltare il lamento degli ulivi, invocando: “Fai rinascere un alito/di pace”; Rina Perazzolo, in “Violenza” affronta un altro tema che purtroppo spesso occupa la prime pagine dei giornali: la violenza sulle donne; l’incalzante aumento dei casi di Alzheimer, che colpisce in età sempre più precoce viene proposto in: “Oltre la parete” di Giuseppe Gambini, che descrive l’evolversi della malattia in un anziano che abita “oltre la parete”, il quale: “Nato con dolore, parte con dolore”.

Il Sindaco, Tiana Nicoloso, ha dato il benvenuto a tutti i poeti e ringraziato gli organizzatori, gli Alpini ed i rappresentanti della Protezione Civile. I membri presenti della Giuria: Simonetta Rossi, Floranna Usellini, e la Presidente, Piera Mazzone, hanno espresso un loro pensiero sull’edizione del concorso e hanno consegnato i riconoscimenti.

I poeti Moreno Tonioni per l’Italiano, Gianni Martinetti per il Vernacolo e Silvia Rovario per le Nuove Penne, sono stati gli apprezzati e qualificati estensori dei giudizi consegnati a ogni poeta con il Diploma di Partecipazione, l’Antologia che raccoglie le poesie premiate e segnalate e tutte quelle inviate dai giovani e giovanissimi e, per i primi classificati delle rispettive Sezioni, le coppe in cristallo con la raffigurazione stilizzata del Monte Fenera.

Sono stati chiamati per primi a leggere le loro poesie bambini e ragazzi: le “Nuove penne”. Gli allievi della Scuola Primaria Leonardo da Vinci di Santa Cristina di Borgomanero, erano accompagnati dalle Insegnanti Angela Grazioli e Sara Valsesia, mentre quelli della Scuola Primaria di Prato Sesia dall’insegnante Maura Mastroianni.
Ha particolarmente emozionato il pubblico la poesia: “Il mio dolore!” della giovanissima Benedetta Boselli, che esprimeva una sofferenza non esplicitata nel suo contenuto e la tristezza di “sogni a brandelli / abbandonati sui gradini della mia vita”: troppo per i pochi anni vissuti.

La poetessa Florangela Omodei è mancata proprio negli ultimi giorni: “Era presente fin dalla prima edizione con le sue poesie ricche di sentimento”: ha osservato Angelo Frasson invitando il nipote a leggere: ”Incontri”, poetica storia di un fiore sbocciato tra l’erba e i sassi, da ammirare e non cogliere. E’ intervenuta Maria Florencia Ordonez, proveniente dall’Argentina, in Italia per presentare il suo libro, che ha declamato “Tempesta di oblio”: “Tento di unire le mie radici, le origini italiane e spagnole”.
Il primo classificato della Sezione di poesia in Vernacolo: il poeta Giovanni Galli, non ha potuto partecipare personalmente perché ammalato, mentre erano presenti la seconda e la terza delle poetesse classificate: la novarese Fernanda Pagani con “Tempural d’istà” e la signora Claudia Baroli Valsesiana di Fenera Annunziata: “Antè ch’al’è ‘l mè còr”. L’eclettico poeta in vernacolo e in italiano, Pier Carlo Tacca ha fatta una lettura teatralizzata della sua poesia: “Al dou mugnaghi”, due alberi di albicocco uniti da un amore impossibile, che ha presentato anche una divertente poesia in lingua: “Mafalda e il micetto”. Un’altra poetessa ama recitare le sue poesie: Patrizia Coretta, che quest’anno ha inscenato il dolore di “Maddalena sotto la croce”.

Purtroppo tra i primi dieci poeti premiati c’erano molte assenze dovute sia alla distanza geografica, che a problemi di salute insorti negli ultimi giorni, come nel caso di Anna Maria Conti che è stata ricoverata in ospedale e alla quale sono stati indirizzati i migliori auguri. Nella sezione dedicata alle poesie in Lingua il primo premio è stato attribuito a Tiziana Monari di Prato Toscano: “La casa delle rose bianche (Dedicata)”. Era presente anche una rappresentanza di malati oncologici, legati al Fondo Tempia, che hanno letto le loro poesie, composte grazie ad un laboratorio di poesia gestito da Alessia Zuppicchiatti. Non poteva mancare Frate Lorenzo Mauri, che ha presentato una poesia a due voci, letta con Silvia Rovario: “Migrare”, mentre la poetessa valduggese Patrizia Stuppello ha chiesto ad un’amica di leggere: “Sono tornata”, motivando con ragioni personali il suo silenzio.

Al termine della manifestazione, nel prato antistante la palestra, è stato offerto a tutti un ricco rinfresco, preparato da Anna e Paola, figlia e moglie del Capo Gruppo Rocco Guastella.
Al gradito momento dell’aperitivo ha fatto seguito un’ottima cena conviviale.

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