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«Che ne sarà di Villa Becchi?»

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Dal gruppo di minoranza consiliare «ViviAmo Varallo» (Luca Cravanzola, Elisa Astori e Michele Pizzorno) riceviamo e pubblichiamo.

Finché i conti della piscina Villa Becchi negli anni sono rimasti coperti nella scatola societaria della Milanaccio srl, i nostri amministratori ci hanno detto che comprare le due piscine era stato un grande affare. Quando poi, a dicembre 2018, la scatola societaria è stata aperta, è stato palese a tutti il debito che era rimasto sulle spalle del Comune di Varallo, inducendo così i nostri amministratori a cambiare versione e a parlare di «continuità del servizio alla cittadinanza». Oggi siamo a inizio 2020 e questo servizio pare proprio non essere più garantito. Nel luglio del 2019 quando i debiti erano ormai ingestibili, non sapendo più che pesci pigliare, i nostri amministratori hanno incaricato una società di consulenza di coadiuvarli. La stessa riscontrò che i problemi economici erano dovuti a «mala gestione». A quell’epoca l’amministratore unico della piscina era già Pietro Bondetti, vice sindaco di Varallo. Oggi la palestra in Villa Becchi è chiusa. La piscina per i bimbi non svolge regolare servizio, la vasca nuoto libero resta aperta a singhiozzo e il personale è ridotto all’osso. Nel dicembre 2019 in Consiglio comunale si è votata una delibera per prolungare l’attuale gestione fino a fine febbraio 2020 in attesa che subentri il nuovo gestore. Come mai allora la piscina è semi chiusa? E Bondetti, cosa sta facendo?
Sempre la società di consulenza aveva scritto che per contenere i debiti serve tagliare le spese, ovvero licenziare personale. A quel Consiglio noi di ViviAmo Varallo siamo stati gli unici a contestare fortemente questa scelta. Siccome pare che dal nuovo anno alcuni lavoratori siano stati lasciati a casa chiediamo nuovamente a Bondetti che ne sarà del destino di queste persone, dei loro stipendi, dei loro contributi. A oggi sanno che fine faranno, o si naviga a vista? Negli anni passati abbiamo continuamente evidenziato le problematiche economiche legate alle due piscine, ma i nostri amministratori con arroganza hanno continuamente negato quella che oggi è un’evidenza, ovvero che le cose sono state tirate troppo in lungo e male per gestire con un minimo di potere contrattuale questo cambio di gestione tra pubblico e privato.
Ma tutto questo si sarebbe potuto evitare se si fosse gestita la questione con maggiore trasparenza e umiltà amministrativa. Chi pagherà questo lungo procrastinare e la mala gestione degli anni passati? L’amministratore Bondetti o i lavoratori che probabilmente saranno lasciati a casa con le loro famiglie a carico. O i cittadini e gli utenti della piscina? E a oggi, gli abbonati che non possono usufruire pienamente del servizio, cosa devono fare? Si possono prendere in giro poche persone per tanto tempo, ad esempio come han fatto con noi della minoranza. Si possono prendere in giro tante persone per poco tempo, ovvero i cittadini e contribuenti di Varallo. Ma non si possono prendere in giro tante persone per tanto tempo perché prima o poi i nodi vengono al pettine.

 

LUCA CRAVANZOLA, ELISA ASTORI, MICHELE PIZZORNO

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