Attualità
Ciao, piccola Anastasia…
Molte le persone che martedì scorso nel pomeriggio in chiesa parrocchiale a Borgosesia hanno voluto dare l’ultimo saluto alla piccola Anastasia Lavatelli, 6 anni, mancata improvvisamente poco dopo la mezzanotte di domenica scorsa. La piccola era conosciuta come «la Principessa dei Tubicini»: una crisi cardio-respiratoria da cui era stata colpita pochi giorni dopo la nascita le aveva lasciato danni molto seri, ma lei aveva cominciato a lottare, e a compiere poco per volta piccoli ma importantissimi passi. La notizia della sua scomparsa si è diffusa lunedì mattina in tutta la Valsesia, e ha destato enorme commozione. La stessa commozione con la quale tutti noi, in questi sei anni, abbiamo seguito la storia della piccola principessa, partecipando agli eventi promossi per raccogliere fondi da destinare alle cure, assai costose, di cui aveva bisogno, sostenendo con affetto e vicinanza la mamma Francesca e il papà Paolo, condividendo ogni suo piccolo miglioramento, esprimendo la nostra gioia per ogni giorno che Anastasia ha conquistato, con grande forza, insegnando silenziosamente a tutti che la vita è un bene prezioso. Adesso la piccola farfalla è volata via, perché le farfalle non vivono a lungo ma lasciano una traccia, un ricordo indelebile.
E Anastasia ci ha lasciato un ricordo importante, un esempio di amore e di eccezionale coraggio. Piccola principessa, angelo rosa, che da lassù tu possa, con lo stesso amore che qui hai saputo generosamente donare a chi ti ha conosciuta, portare conforto ai tuoi cari.
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