Attualità
Cirio e Chiamparino hanno incontrato Confindustria Novara Vercelli Valsesia
Confindustria Novara Vercelli Valsesia, nella sede di corso Cavallotti, ha avuto come ospiti, nei giorni scorsi, Alberto Cirio e Sergio Chiamparino, candidati alle Regionali del 26 maggio per la coalizione di centro destra il primo e di centro sinistra il secondo: a entrambi è stato chiesto di esporre il proprio programma elettorale focalizzando l’attenzione sui temi economici che interessano il mondo dell’imprenditoria.
Venerdì 3 maggio il presidente di Cnvv Gianni Filippa ha accolto Alberto Cirio che ha presentato agli imprenditori intervenuti ricordando il suo curriculum (professionale – ha maturato una lunga esperienza nel settore turistico e agroalimentare – e politico – già assessore in Regione Piemonte, è membro di varie Commissioni del Parlamento Europeo).
Diversi gli argomenti toccati durante l’incontro.
«Serve un’altra velocità per il Piemonte» ha detto Cirio, «che così veloce nello sviluppo non è: cresce meno di tutto il nord Italia e ha tassi di occupazione inferiori. Mentre altre Regioni hanno sostenuto il mondo imprenditoriale, il Piemonte probabilmente non lo ha fatto nel modo adeguato. Tutti lamentano infatti un senso di “abbandono” da parte del Governo regionale: è il “Torinocentrismo” di chi pensa che la regione si fermi a Moncalieri. Negli investimenti, le altre province sono sempre lasciate un po’ a margine. Ed è, questo, un aspetto che intendiamo sradicare. E’ una “sfida” di metodo, da ingaggiare in modo che il Piemonte possa sfruttare le risorse che possiede».
Relativamente all’autonomia, Cirio ha sostenuto che «il Piemonte è rimasto al palo: le altre Regioni sono andate avanti su un treno che da noi è rimasto fermo, perché mancano le risorse economiche che possono essere messe a disposizione, sulla scuola, per esempio, sull’innovazione tecnologica e il commercio estero».
Fondi europei: «Sono soldi nostri, dei quali dobbiamo approfittare, dobbiamo riuscire a spenderli, evitando che tornino a Bruxelles».
E ancora: «Serve una rete infrastrutturale importante, è necessario cogliere l’opportunità anche per la manutenzione ordinaria delle strade».
«Altro grande pilastro» ha proseguito Cirio «è la semplificazione normativa. In Piemonte ci sono mille leggi e 354 regolamenti in vigore. Ci vuole un anno per ottenere l’autorizzazione a fare un pozzo. La Regione deve cambiare, snellirsi, o sarà inutile avere la Tav». Infine, ambiente e sanità.
In relazione al primo: «Siamo vittime di un pregiudizio ambientalista» ha detto Alberto Cirio, «che blocca ogni tipo di investimento e di progettazione urbanistica sul territorio».
Alla seconda: «La sanità dev’essere gestita in maniera più adeguata. I conti, ora, per merito della Giunta Chiamparino, sono sotto controllo: nonostante si possa contare su strutture straordinarie, è l’organizzazione d’insieme che non funziona. C’è bisogno, in generale» ha concluso, «di un atteggiamento più dinamico ed energico: ogni successo dell’imprenditoria va amplificato. Sarà importante e fondamentale cogliere le opportunità di questo momento storico».
Lunedì è arrivato Sergio Chiamparino. Dopo l’introduzione del presidente Filippa, che anche in questo caso ha presentato il nutrito curriculum dell’ospite, il governatore uscente si è espresso su alcune delle materie più gettonate.
«Uno dei temi principali d affrontare è quello delle infrastrutture: gli assi logistici internazionale hanno un ruolo importante e il Piemonte è stato finora escluso. Occorre trovare il modo per migliorare le reti, di ogni genere, attivando sistemi che consumino meno energia e rispettino l’ambiente».
«Un altro asse portante è quello della formazione. Ora il bilancio, che aveva grossi problemi quando ci siamo insediati, è a posto, e quindi nel settore della formazione ci siamo mossi nella direzione di un potenziamento tecnico-scientifico e dell’autonomia gestionale, oltre che sul sostegno dei beni culturali».
Turismo: «Un discorso che si lega a quelli dell’enogastronomia e della cultura. In questi ultimi anni siamo diventati una tra le dieci regioni nel mondo la cui visita è consigliata dalla guida Lonely Planet. serve una politica organizzata, che coniughi lo sviluppo dei grandi comprensori sciistici per il quale, come sapete, abbiamo rimesso mano agli investimenti andando incontro alle esigenze degli operatori».
Infine, la sanità: «Abbiamo ereditato una situazione complicatissima, che ha portato al commissariamento. In due anni siamo usciti dal piano di rientro e abbiamo riavviato una politica di grandi investimenti. Occorrono strutture assistenziali e un sostegno alle famiglie. Si deve migliorare l’offerta di salute, perché questo è uno dei settori su cui l’innovazione viaggia molto velocemente».
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