Attualità
Coggiola e Pray hanno trovato l’intesa per la fusione
In Valsessera potrebbe presto nascere una nuova realtà comunale. Un argomento, quello di «unire le forze», di cui in valle si parla da anni. Ma questa volta, la volontà è di passare dalle intenzioni ai fatti concerti.
Le Amministrazione di Coggiola e Pray hanno infatti raggiunto un’intesa al fine di avviare già nei prossimi giorni un processo di fusione tra i due Comuni, un progetto che, in caso di positivo accoglimento da parte di coggiolesi e prayesi, dovrebbe concludersi nel rispetto delle tempistiche già entro l’anno in corso. E di questa nuova sfida hanno innanzitutto reso partecipi le altre Amministrazioni comunali della Valle, inviando, nella giornata di lunedì, una lettera ai Sindaci di Portula, Crevacuore, Caprile, Curino, Ailoche, Sostegno, Postua e Guardabosone. Una missiva per informarli delle loro intenzioni ma, al tempo stesso, anche per invitarli a unirsi a loro.
Lo scritto, a firma di Gianluca Foglia Barbisin e Gian Matteo Passuello, evidenzia come l’argomento sia stato già affrontato dagli amministratori che li hanno preceduti circa vent’anni fa e ripreso poi in più occasioni nel corso del tempo. «Il tema» scrivono i due primi cittadini «fu ampiamente trattato anche in seno alla disciolta Comunità Montana Valsessera, dove carenza di normativa dedicata e diverse condizioni sociali ed economiche non consentirono allora di giungere a un risultato concreto. Anche vari movimenti di opinione nel corso degli anni hanno tentato di promuovere questo tema senza purtroppo addivenire ad alcun risultato utile».
Per i due amministratori, però, oggi i tempi sono maturi per rivedere concretamente, nell’interesse del territorio e della sua gente, l’opportunità di riprogettare il progetto di fusione dell’area valsesserino, considerato anche che la Valle «ha in atto una forte regressione dal punto di vista demografico e delle opportunità di lavoro e di sviluppo che ci avevano caratterizzato nel passato».
«La nostra intenzione» proseguono i due Sindaci «è quella di meglio organizzarci, unire le forze per provare seriamente a invertire questa situazione. Siamo pertanto certi che valuterete attentamente l’opportunità di aggregarvi a noi al fine di realizzare, con il coinvolgimento di tutti i nostri cittadini, delle attività economiche sociale e delle associazioni, una nuova grande realtà comunale, che preveda il mantenimento dei Municipi e la rappresentanza locale consentendo di unire tutta la Valsessera per offrire nuove opportunità di crescita, mantenimento e implementazione dei servizi oltre a promuovere incentivi alla residenzialità in Valle».
La lettera si conclude con l’auspicio di Foglia Barbisin e Passuello di avviare tutti insieme un momento di confronto sul tema.
Indipendentemente, comunque, dalla decisione delle altre Amministrazioni sesserine, Pray e Coggiola percorreranno insieme questa nuova strada. E lo faranno senza battute d’arresto, perché i tempi sono «stretti».
A breve verranno organizzati degli incontri per illustrare alla popolazione «le motivazioni e i vantaggi che hanno portato a questa decisione».
L’iter procedurale prevede quindi che dopo aver ottenuto il parere favorevole della maggioranza dei componenti dei due Consigli comunali (si prevede di affrontare l’argomento nel mese di aprile), la richiesta di fusione sia inoltrata alla Regione in modo che possa elaborare un progetto di legge munito di relazione di accompagnamento illustrativa delle caratteristiche geografiche, demografiche, finanziarie e organizzative del Comune che risulterà dalla fusione. Sempre la Regione dovrà inoltre indire il referendum consultivo che darà la possibilità ai cittadini di esprimersi a favore o contro il processo di fusione. Referendum che dovrebbe essere proposto già a fine giugno oppure non più tardi del mese di settembre in modo che, in caso prevalessero i «sì», a fine 2020 i singoli Comuni andrebbero a decadere così da arrivare a maggio 2021 all’elezione del Sindaco e del nuovo Consiglio.
You must be logged in to post a comment Login