Attualità
Con fede e devozione, cinque pellegrini in cammino sino a Oropa

GHEMME – Nella serata di venerdì 18 (alle 20,45 precise) cinque pellegrini sono partiti da Ghemme per raggiungere a piedi il Santuario di Oropa.
Con fede e devozione, cinque pellegrini in cammino sino a Oropa
Elma ed Emanuela Miozzo (rispettivamente zia e nipote), Gabriella Contini, Nicola Palmieri e Stefano Scalabrini, dopo aver ricevuto la benedizione in parrocchiale da don Damiano si sono incamminati percorrendo una cinquantina di chilometri per fede e devozione. Nel cuore della notte sono stati seguiti da due macchine con a bordo i loro cari e amici che li hanno accompagnati dando supporto per l’intero itinerario: in modo particolare nel lungo tratto rettilineo da San Giacomo di Masserano a Biella per garantirne la sicurezza le auto hanno segnalato con i lampeggianti la loro presenza ad eventuali altre vetture.
Questa bella iniziativa è nata nel 2015 su impulso di Scalabrini, che allora faceva il pellegrinaggio con altri fedeli di Ghislarengo. Ha poi proposto il medesimo itinerario ma con partenza da Ghemme e, dopo la pausa forzata dovuta alla pandemia, la tradizione non si è più fermata.
Questo è, infatti, il sesto anno in cui un gruppo di pellegrini intraprende il cammino a piedi. Durante il tragitto, all’altezza di Cossato, sono stati raggiunti da Elisabetta Miozzo, sorella di Elma, che si è unita a loro proseguendo il percorso per Oropa. A piedi e nel silenzio della notte, guidati dalla devozione, hanno pregato invocando la grazia per tutte le intenzioni a loro affidate.
Dopo una sosta al Bottalino a Biella, durante cui Palmieri ha offerto ai compagni di viaggio una torta da lui stesso preparata, i pellegrini sono arrivati alle 11,20 alla meta dopo quasi quindici ore di cammino. Nell’ultimo tratto si sono aggregati a loro anche altri amici di Ghemme per condividere l’emozionante ingresso al Santuario mariano.
Negli ultimi chilometri che li separavano alla meta hanno anche incontrato un gruppo di ciclisti giunti da Padova, a conclusione di un lungo viaggio senza incidenti, nonostante i pericoli incontrati lungo il percorso. In chiesa c’è stato un momento conclusivo di raccoglimento davanti alla venerata statua della Madonna Nera. Poi si è svolto il pranzo con ben ventinove persone presso il ristorante Valfrè di fronte al Santuario.
Questo pellegrinaggio rappresenta sicuramente un atto di fede, un’esperienza che, nonostante la fatica, si rinnova di anno in anno con diversi partecipanti che portano con sé preghiere e intenzioni particolari condividendo la gioia dello stare insieme e di raggiungere la meta finale a cui tutti sono particolarmente legati.

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