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Conclusi i lavori di recupero dell’Ossario a Quarona, don Matteo: «Risultato eccellente»

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QUARONA – Gli interventi di recupero programmati alla struttura dell’Ossario a fianco della parrocchiale sono terminati la settimana scorsa. «Si è trattato di opere» riassume don Matteo «pianificate a compimento di quell’ambizioso e importante progetto di revisione di Sant’Antonio abate, con la facciata, il campanile, il sagrato, che era stato avviato nell’ormai non vicinissimo 2016. Finalmente, con i lavori che hanno interessato l’Ossario e che si sono protratti per qualche mese, chiudiamo il cerchio di un considerevole percorso conservativo».

Del quale si sono occupati i professionisti arch. Silvia Angiolini e Federico Barberi, dell’omonimo studio di restauri che ha sede a Pombia, e la Dike snc di Bellinzago, che ha lavorato «sul campo».

«La differenza tra il “prima” e il “dopo”» continua il parroco, «è evidente e ben si esprime nella rimozione della pavimentazione pregressa sostituita da quella nuova, nel rifacimento dell’impianto di illuminazione e, naturalmente, nel recupero sostanziale di intonaco, soffitto, affreschi. L’Ossario è datato 1732. Molto più avanti, nel 1942, in pieno clima bellico, quindi, al suo interno era stata collocata una statua della Madonna di Lourdes: in tempi difficili e turbolenti come quello la gente, il popolo, avvertiva l’esigenza di invocare la Vergine in cerca di conforto e protezione.

Fu così» spiega ancora don Matteo, «che in molte strutture come la nostra che sorge a fianco della chiesa parrocchiale furono ricavati angoli dai quali rivolgere la propria devozione a Maria. Ora, con la conclusione di quest’opera di recupero, il simulacro della Madonna di Lourdes è stato trasferito in parrocchia, dimodoché chi lo desidera potrà continuare a raccogliersi in preghiera davanti a Maria, accenderle un cero».

«Il grosso del progetto è concluso» dice ancora don Borroni. «Più avanti, vedremo di programmare il rifacimento delle finestre, che hanno pure necessità di un ripristino».

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