Cronaca
Concorsi andati deserti? E’ responsabilità dell’Asl
«Che manchino gli specialisti è purtroppo noto, è un problema nazionale dovuto alla mancata programmazione da parte dei governi precedenti. Ma su tale grosso problema poi ci sono situazioni “particolari”, di livello locale, che aggravano la situazione a discapito dell’utenza della Sanità».
A rilasciare tale dichiarazione è stato il parlamentare leghista Paolo Tiramani, che con una nota è recentemente intervenuto sul problema della mancata risposta ai bandi di assunzione emessi per trovare professionalità mediche necessarie ai servizi sanitari del nostro territorio.
«Un concorso per 4 posti di Medico Radiologo è andato totalmente deserto presso l’Asl di Vercelli» evidenzia il deputato «come certificato dalla presa d’atto della direzione ASL del 27 dicembre scorso. In altri Ospedali, pur periferici e remoti, la carenza di organico esiste, ma pare che per l’Asl Vercelli, per alcune specialità come Radiologia, stia diventando un ostacolo insormontabile».
Tiramani esamina le motivazioni da lui ritenute alla base di questo fatto che intacca pesantemente le potenzialità operative di servizi importanti: «Oggi i neo specialisti possono scegliere tra più posti di lavoro e lo fanno davvero, scelgono il meglio possibile; evidentemente le scelte poco felici della direzione ASL in materia di primari non premiano e questo si vede dalla difficoltà di attrarre nuovi professionisti. Inoltre, un requisito vincolante per un concorso con lo scopo di intercettare giovani neospecializzati, dovrebbe essere quello di bandirlo a ridosso della data del conseguimento del diploma di specializzazione, vale a dire per l’anno in corso nel periodo tra dicembre e marzo, e non in un periodo a caso come è stato fatto in autunno».
La posizione dell’esponente leghista è particolarmente critica nei confronti della direzione Asl, chiamata «a dover spiegare le proprie scelte sciagurate, non vorremmo dover pensare che davvero preferiscano esternalizzare la Radiologia alle strutture private, nel qual caso allora la risposta sarebbe fin troppo ovvia. A quel punto tanto varrebbe abolire la Struttura complessa di Radiologia e che al Direttore generale non venissero più pagate le retribuzioni di risultato, in maniera da ottenere un consistente risparmio di soldi pubblici per ruoli che, evidentemente, stanno fallendo nel loro compito».
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