Attualità
Consegnata la borsa di studio “Donatella e Savino Rizzio” per la pinacoteca di Varallo
In occasione del suo complenno ogni anno il socio fondatore ed imprenditore valduggese Savino Rizzio offre una cena a tutti i soci rotariani, che è anche l’occasione per consegnare la borsa di studio “Donatella e Savino Rizzio” alla Pinacoteca di Varallo, per contribuire a finanziare il progetto di riordino e inventariazione dei depositi, realizzato dalla ghemmese Maria Chiara Stoppani, laureata all’Università Cattolica del Sacro Cuore con una tesi dedicata a: La famiglia Alberganti di Varallo Sesia. La ricostruzione del loro patrimonio artistico.
La Presidente del Rotary Club Valsesia, Giovanna Patrizia Rizzolo, dopo aver ricordato che il tema di febbraio del Rotary International è la costruzione della pace e la prevenzione dei conflitti, attivato anche attraverso la creazione dei “costruttori di pace”, educando i giovani per portare nella società civile valori di rispetto reciproco, ha ringraziato Donatella per l’impegno profuso nello studio e nella valorizzazione del patrimonio artistico valsesiano, Savino per la generosità e l’entusiasmo che mette nella sua attività di imprenditore a livello internazionale, avendo sedi in Cina e negli Stati Uniti: “Dinamico, energico, sempre aperto ai cambiamenti e all’innovazione è stato tra i fondatori del Rotary Valsesia, che quest’anno festeggia i quarantacinque anni, coniugando valori etici e morali con una personalità solare ed eclettica”.
Savino Rizzio ha voluto dedicare questo incontro conviviale presentando un valduggese illustre, ma forse ancora troppo poco noto: Gian Battista Falda, nato a Valduggia nel 1643, incisore, figlio di Caterina Mazzola, discendente dalla famiglia dei fonditori di campane: “Il Falda unisce due differenti ma complementari vocazioni: la mia di lavorazione dei metalli, e del bronzo in particolare, e quella di mia moglie Donatella per l’arte”. Nella sua breve vita – morì trentacinquenne a Roma nel 1678 – l’artista realizzò moltissime opere, anche per committenze illustri come Papa Alessandro VIII, principi e prelati, lasciando documenti figurativi importanti per ricostruire l’aspetto della Roma seicentesca. Riprodotta su molti libri di storia dell’arte è la tavola raffigurante il progetto originale di Gian Lorenzo Bernini di Piazza San Pietro. Rizzio ha concluso il suo apprezzato intervento ricordando che della grande Pianta di Roma, dove per la prima volta venne utilizzata la prospettiva verticale, esiste una copia anche a Valduggia.
Nella seconda parte della serata il Presidente della Società d’Incoraggiamento e socio rotariano, Mario Remogna, ha sollecitato un impegno costante e ininterrotto nei confronti della Pinacoteca e del Museo Calderini, istituzione prestigiose che appartengono all’intera Valle. Paola Angeleri, Direttrice di Palazzo dei Musei, ha spiegato l’importanza del lavoro svolto dalla borsista Maria Chiara Stoppani, citando una frase attribuita a Saint Exupery: “L’essenziale è invisibile agli occhi”, che era stata utilizzata come titolo di un convegno tenutosi a Matera nel 2019, per indicare la necessità di dedicare studi e attenzioni ai depositi museali: “L’impegno intelligente di Maria Chiara ha permesso un riordino dei depositi creando nuovi spazi e soprattutto offrendo chiavi di accesso diversificate a questi beni, catalogati e suddivisi in categorie”.
Il prossimo appuntamento per i soci rotarani sarà l’intermeeting con il Lions Club Valsesia organizzato nella serata di mercoledì 8 febbraio, per ascoltare un importante relatore: il socio Lions Gianni Filippa, Presidente di Confindustria Novara,Vercelli, Valsesia per il quadrimestre 2021-2025, che tratterà: “Il lavoro in Valsesia, realtà e prospettive”.
Piera Mazzone
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