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Cordar Valsesia, modello di gestione

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Cordar Valsesia, modello di gestione

SERRAVALLE – Tutti d’accordo e tutti contenti, i rappresentanti dei Comuni soci del Cordar Valsesia, durante l’assemblea tenutasi martedì nel tardo pomeriggio in sala consiliare a Serravalle.

Cordar Valsesia, modello di gestione

Del resto sarebbe stato anche un po’ difficile essere infelici, viste le cifre di bilancio presentate dal presidente Paolo Croso, dall’Amministratore delegato Silvano Barberis Negra e dall’altra componente del CdA Luisa Ronco. Il fatturato del gestore dei servizi idrici integrati è cresciuto, la «mazzata energetica» del 2022 lo scorso anno si è attenuata (anche se l’energia costa sempre il 70% in più del 2021) e la solita miscela di capacità, oculatezza, prudenza hanno portato a superare anche le ingenti spese della crisi idrica dello scorso anno e ad avere un bilancio con un utile di 374mila euro al netto delle imposte.

Che al Cordar le cose le sappiano gestire come si deve lo credono anche all’Autorità delle reti e dell’energia (Arera) che ha erogato un premio di 467mila euro perché l’ente è risultato fra i migliori gestori del servizio idrico integrato. Tutte cose che ovviamente sono state esposte con soddisfazione dal presidente e accolte con altrettanto piacere dalla platea di amministratori. Oltre al bilancio, approvato all’unanimità, l’assemblea si è pronunciata sul rinnovo del Consiglio di Amministrazione: due dei componenti, Ronco e Barberis Negra, hanno infatti deciso di lasciare l’incarico. Il secondo, in particolare, ha letto una toccante lettera in cui ha espresso il ringraziamento più sincero verso chi ha collaborato con lui nei suoi 15 anni e mezzo di servizio (gli ultimi 9 a titolo completamente gratuito, essendo pensionato).

Barberis Negra ha ricordato come determinati risultati si possano ottenere soltanto creando un clima di proficua collaborazione e di unione verso obiettivi comuni. Personale capace, Sindaci collaborativi, una visione improntata all’interesse dell’impresa e del territorio sono le carte vincenti giocate in questi anni con successo. Serietà, attenzione, un’etica basata sull’onestà, volontà di andare oltre ideologie o settarismi… sono tutte caratteristiche che – pur non mettendo al riparo da possibili errori – hanno segnato l’operato del CdA nel tempo, consentendo al Cordar di uscire dalle pericolose secche in cui si trovava quindici anni fa e progressivamente superare tutti i non facili problemi che si è trovato ad affrontare.

L’Amministratore delegato ha concluso fra gli applausi il suo intervento con l’augurio «a chi verrà» di continuare quest’opera. La parola è poi passata al presidente Croso che, commosso, ha ricordato il grande impegno dei suoi colleghi di Consiglio e il rapporto di amicizia sincera che ha costituito il valore aggiunto di un lavoro costantemente rivolto al bene dell’ente. Anche Ronco, da 9 anni nel CdA, ha sottolineato quanto «speciale» fosse – al di là delle possibili diverse visioni – la comune volontà di andare oltre le difficoltà che una gestione complessa di un ente di questo tipo comporta e da parte dei Sindaci – portavoce il primo cittadino di Valdilana, Mario Carli – sono giunti i ringraziamenti per quanto fatto e per aver saputo mostrare passione, efficienza, capacità e attenzione per le esigenze del territorio e dei cittadini.

Carli ha ricordato anche come il ricambio del CdA sia stato concordato in modo unitario dai Sindaci: un confronto sereno che si propone di dare continuità di metodo a una gestione rivelatasi ottima. A essere proposti – e nominati – sono dunque stati Pierangela Gianolio, Davide Altare e Paolo Croso, successivamente confermato presidente. La scelta di procedere con le designazioni dei vertici Cordar nonostante un gran numero di amministrazioni sia interessata dalla tornata elettorale di giugno è stata motivata da Carli con il comune desiderio dei Sindaci di non lasciare sguarnita la guida dell’ente in un momento delicatissimo, in cui si stanno effettuando le valutazioni sul futuro della gestione delle risorse idriche in area vasta.

L’assemblea dei soci ha anche approvato all’unanimità il piano operativo del biennio 2024-2025 che prevede circa 4 milioni di investimenti generici nei comparti acquedotto, fognatura e depurazione e interventi specifici nei vari Comuni del territorio per 5,5 milioni. Al termine della riunione foto di gruppo: per ringraziare chi ha lasciato e dare il benvenuto a chi è subentrato confermando la volontà di operare insieme a tutti i livelli nel segno di virtuosa continuità.

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