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Corsa degli asini annullata a Serravalle, confermati però gli altri appuntamenti

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Corsa degli asini annullata a Serravalle, confermati però gli altri appuntamenti

SERRAVALLE – Se la corsa degli asini è stata con forte dispiacere annullata, gli altri appuntamenti sono stati confermati, svolgendosi come da programma, a partire dalla sfilata storica dei figuranti in abiti medievali di sabato 14 giugno.

Corsa degli asini annullata a Serravalle, confermati però gli altri appuntamenti

Domenica, invece, le iniziative si sono concentrate al campo sportivo «Innocente Bossi». Il pomeriggio, presentato dagli speaker Willy, Daniele e Pervinca, si è aperto con una mini sfilata con una rappresentanza per ogni rione e la partecipazione degli «Sbandieratori e Musici Lariani» di Como che hanno proposto una coinvolgente e applaudita esibizione.

Quindi è stato lasciato spazio alla novità pensata dal Comitato per rendere il Palio ancora più una manifestazione corale: le varie contrade sono state protagoniste di divertenti giochi che rimandavano all’epoca medievale. Bambini e adulti insieme, in rappresentanza del proprio rione e incuranti delle elevate temperature, si sono sfidati in una staffetta che prevedeva anche la corsa con i sacchi, nel tiro alla fune, nel «serpente di palloni» fino allo scenografico «rioni al volo». Un percorso messo a punto dal prof. Enrico Sezzano e dal suo valido staff di collaboratori che ha saputo regalare un pomeriggio di condivisione e spensieratezza, nonostante l’amarezza per la mancata corsa, e appassionare il pubblico che ha gremito la tribuna del campo sportivo.

A giochi ultimati è stato quindi svelato il drappo 2025 che, alla luce di quanto accaduto, è sembrato proprio calzare alla perfezione per questa edizione della manifestazione: Atos Fecchio ha infatti voluto rappresentare la speranza che tutti i rioni, raffigurati come persone vestite con i colori-simbolo delle rispettive contrade, si potessero riunire in un abbraccio fraterno proteggendo così il Palio, presentato come un bambino indifeso. Un messaggio quindi quanto mai forte: unanimi sono stati gli apprezzamenti per il lavoro «quasi profetico» svolto dal rinomato artista serravallese. E dato che la corsa non si è potuta correre, questo speciale drappo, poi benedetto da don Ambrogio, è stato lasciato al Comitato che, ha assicurato il presidente Emanuela Carmellino, se i rioni lo vorranno, continuerà nel suo impegno per portare avanti questa radicata tradizione insieme a Comune e Pro Loco: «Il rammarico c’è ma, in accordo con Sindaco e Questura, abbiamo preso questa decisione, usando il buon senso e cercando di guardare avanti.

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