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Cuore Attivo Monterosa ospite del Lions Club Valsesia

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Martedì 4 febbraio il Lions Club Valsesia ha ospitato Giuseppe, «Seppi», Enzio, Maria Vittoria Maulini, Paolo Dalla Valentina e la dottoressa Rosella Giuliani, rappresentanti  della ONLUS Cuore Attivo Monterosa, che hanno illustrato i loro «Progetti di aiuto per le popolazioni del Nepal”». Il Nepal è conosciuto soprattutto per le sue grandi montagne e per il «tetto del mondo»: la ONLUS Cuore Attivo Armeno, nell’ambito della cooperazione internazionale, iniziò a operare in Nepal nel 2005 proprio nella Valle dell’Everest, e dal 2009 è presente con una serie di progetti nella Valle del Makalu e poi nella Valle dell’Arun, dove coadiuva i progetti dell’ONG locale Himalayan Education Center, fondata da Sunita Gurung, che da anni si occupa di formare le future insegnanti dei villaggi, coordina progetti di divulgazione della cultura, è impegnata nel Tourism Board locale. Nel 2017 è stata realizzata la scuola elementare di Rapsa. Nel 2018 una scuola elementare e materna e un campo medico a Sembung, una fontana a Syaksila e un laboratorio artistico-espressivo a Khandbari.
Cuore Attivo Monterosa, nata nel 2019, come continuazione di Cuore Attivo Armeno, da qualche anno è una presenza attiva nelle valli del Makalu e dell’Arun, dove costruisce scuole e reti idriche, come spiega Seppi Enzio, che da trentasei anni lavora in Himalaya: per venticinque anni ha fatto spedizioni sui più importanti 8000, ha lavorato per la costruzione e la gestione della piramide del CNR. Un giorno Seppi ha incontrato una bambina speciale: «Mi chiese di costruire un gabinetto per la scuola: era una cosa minima eppure basilare. Per me, che mi ero sempre occupato di cose diverse, come organizzare spedizioni, allestire campi base e poi smontarli, riportando a valle tutto quello che rimaneva sulla montagna, essere in un villaggio, lavorare insieme ai locali in condizioni difficili, è stato il modo per conoscere davvero il Nepal e i nepalesi. Per noi che viviamo in Italia è difficile anche solo immaginare condizioni di vita così povere, che ci riportano alla realtà dei nostri villaggi alpini di cento anni fa».
Il nuovo gruppo di lavoro è molto unito, perché solo insieme si genera energia: «Nel 2019 in soli undici giorni abbiamo costruito una scuola elementare a Cepuwua con campo medico, è stato creato un collegamento idrico a Namase, realizzata la manutenzione straordinaria dell’ostello di Kandhbari e completato un secondo edificio. Tutto questo tenendo conto che in quel paese tutto deve essere trasportato a spalle: i sassi per costruire la scuola li portano le donne, tutti collaborano, ma ad esempio una sega a bindella pesa ben novanta chilogrammi».
Rosella Giuliani, medico, ha raccontato la sua esperienza con persone che spesso non conoscono neppure la figura del medico: «Si lavora con il cuore e con le mani e si portano dall’Italia venti chilogrammi di farmaci per curare le congiuntiviti, dovute al fumo nelle abitazioni, le dissenterie, frequenti, e spesso letali, per l’utilizzo di acqua inquinata da batteri, le ferite e per fare medicazioni. I nepalesi sono buddisti e molto religiosi, credo che altrimenti non potresti vivere in certe situazioni, dove la mortalità infantile sfiora il 50%: il buddismo è una religione molto tollerante, positiva, che aiuta a sopportare la povertà. Corrisponde al vero quanto scrive Erri De Luca: i bambini non piangono mai: la popolazione Bothe, di origine tibetana offre davvero una profonda testimonianza di vita».
Il tempo trascorso in Nepal – descritto dalle persone impegnate nell’associazione – è un tempo bello, pieno, ma soprattutto giusto, in cui le persone sentono di fare le cose necessarie, fidandosi completamente del gruppo, sapendo che è importante creare nuove reti di opportunità educative per i bambini dei villaggi più remoti, garantendo l’accesso ad un livello minimo di istruzione nei luoghi dove vivono. L’obiettivo è quello di intervenire con progetti di sviluppo sostenibile della montagna, aiutando le popolazioni residenti a restare: Cuore Attivo Monterosa lo persegue con intelligenza e tenacia e il Lions Club Valsesia sostiene l’associazione, come ha comunicato il presidente Vincenzo Magnano.

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