Attualità
Da venerdì prossimo torna “Vie in festa” a Grignasco
GRIGNASCO – “Vie in festa” è sicuramente uno degli appuntamenti più attesi nel Comune di Grignasco, ma, quest’anno, la ricchezza delle offerte culturali (e non solo) che caratterizza l’intero mese di maggio supera ogni aspettativa.
La serie di appuntamenti si apre venerdì 19 maggio alle ore 21:00 presso il Teatro Società Operaia, dove va in scena la pièce “Il Calendario”, una commedia delicata per vederne… delle belle, interpretata dal Gruppo Teatro Grignasco, per la regia di Alice Salvoldi e con il patrocinio del Comune, della locale Pro Loco e di Soroptimist.
Il giorno seguente, sabato 20 maggio alle ore 16:30, la Biblioteca ospiterà l’ultimo degli incontri del seguitissimo ciclo dedicato alla gestione del tempo, tenuto dalla professional organizer D.ssa Carolina Masieri. Oggetto di riflessione di questo nuovo appuntamento sarà il procrastinare e le strategie che consentono di porre fine (o almeno limitare) questa spiacevole abitudine che tutti ci accomuna.
L’incontro, come i precedenti, sarà tenuto gratuitamente dalla Dr.ssa Masieri, a cui vanno tutti i ringraziamenti e la gratitudine della Biblioteca e dei sui frequentatori.
Con il 21 maggio si entra nel vivo dell’edizione 2023 di “Vie in Festa”, dove divertimento e cultura saranno di casa.
Cinque le sedi culturali “per eccellenza”: Santa Maria delle Grazie (nota al cuore dei Grignaschesi come “Chiesa vecchia”), la Sala Consiliare di piazza Cacciami, Il Giardino di Ada, l’Oratorio di San Giustino e la Sala Polivalente di via Perazzi. Fra essi non figura la Biblioteca, per il solo motivo che sarà presente, nel vivo della festa, con il proprio stand, dedicato, quest’anno, al connubio “Fra Vigne e Libri”, perché è possibile leggere ovunque, perché è bello leggere nella natura e perché è giusto rendere omaggio al grande impegno dei viticoltori di Grignasco che ha reso possibile l’ingresso del paese fra le Città del Vino.
Procedendo con ordine, dal 20 al 28 maggio (da giovedì a domenica dalle ore 15:00 alle 18:00), presso la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, sarà possibile visitare la mostra d’arte di Massimiliano Fabris “Pantheon”, dedicata a Gabriele Arienta (testo critico della Prof.ssa Federica Mingozzi). Un’esposizione (la cui inaugurazione avverrà sabato 20 maggio alle ore 17:00) particolarissima e sorprendente, poiché l’artista, nato e cresciuto nel mondo della Pop Art, con grande abilità plastica, sperimentazione e materiali inusuali (come i cd), crea istallazioni ed oggetti di straordinaria verosimiglianza, ispirati alla storia e che rendono omaggio ai suoi personaggi (uno fra tutti: la regina Elisabetta).
Per gli amanti della fotografia, la sala Consiliare di piazza Cacciami ospiterà dal 21 maggio al 4 giugno (da giovedì a domenica dalle ore 15:00 alle 18:00) la mostra fotografica di Raffaella Bordini “splendore… negli occhi di chi guarda”, a cura del Soroptimist Club Valsesia, realizzata a sostegno del progetto IGEA “Vediamoci Meglio”.
Una fotografia “emozionale”, che rivolge la propria attenzione alle persone ed ai momenti della loro vita vera; scatti che nascono da uno sguardo empatico e complice, che suggellano un rapporto profondo, intimo e ineffabile, senza il quale nulla è possibile. Un obiettivo, quello di Bordini, che fa risaltare la bellezza, perché quest’ultima non è mai un “fatto” puramente estetico. L’inaugurazione è prevista alle ore 16,00 del 21 maggio.
Un “viaggio” diverso è quello proposto da Enrico Pettinaroli, autore della mostra “Un tempo, un viaggio”, che si terrà il 21 maggio presso il Giardino di Ada (località Torchio). Oggetto dell’esposizione saranno infatti illustrazioni digitali: un riuscito connubio fra tecnologie, arte, stile e grande sensibilità.
L’oratorio di San Giustino, il 20 21 maggio, accoglierà la mostra fotografica di Marco Roncaglia “Le Baragge”, una serie di scatti dedicati a questo paesaggio naturale, fatto di lande e brughiere, ma anche, e soprattutto, di luci ed emozioni che solo uno sguardo nuovo e una attenta capacità di osservare e avvicinare la realtà sanno cogliere.
Per chi si sente discolo nel cuore, presso la sala Polivalente sarà quindi possibile visitare l’esposizione dedicata ai maestri di Grignasco (ed in particolare a Mario Manfredi e Giovanni Cacciami) “La scuola di Mario Lodi”, in questa sua tappa Grignaschese per gentile concessione del Comune di Sestri Levante e Mediaterraneo Servizi.
Non mancheranno ulteriori “punti d’arte e di cultura” fra le strade del paese, come il nuovo Atelier di Via C. Battisti, con le opere pittoriche di Elisa Cortis o il cortile del Centro Studi di Grignasco, con una personale dello scultore Dino Damiani, Ren Fioretta con il suo puncetto valsesiano, navi in miniatura realizzate da Giuliano Borsoi, le Auto Storiche di Garampazzi oltre le fotografie del gruppo Diaframma.
Ma le sorprese non finiscono qui. Domenica 21 maggio Grignasco vedrà l’arrivo di un “ospite” d’onore: il “Treno Storico”, un rotabile d’altri tempi che consentirà di vivere un’esperienza unica a bordo di una locomotiva a vapore con carrozze anni ’50 Corbellini, sui binari senza tempo della ferrovia della Valsesia. Un modo per vivere un’emozione antica e per riflettere su una mobilità ancora attuale e fra le più sostenibili. Sul sito del Comune è possibile al riguardo reperire le informazioni complete.
La giornata di Domenica 21 Maggio, organizzata dal Comune di Grignasco e dalla locale Pro Loco, in collaborazione con ATL Terre dell’Alto Piemonte (Novara-Vercelli-Biella), Parrocchia, Commercianti e Associazioni di Grignasco, gode del patrocinio della Regione Piemonte, della Provincia di Novara, della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte e dall’ UNPLI provincia di Novara.
La fine dei festeggiamenti di “Vie in Festa” non porterà malinconia nei cuori Grignaschesi.
L’appuntamento successivo è infatti previsto per il 24 maggio alle ore 21:00, presso la chiesa di Santa Maria delle Grazie. Sarà a volta dell’evento “Dell’arte Contagiosa – Viaggio artistico – teatrale con i canti della Commedia dantesca”. Lo spettacolo proporrà l’episodio del Conte Ugolino ed il girone dei traditori, dal Canto XXXIII dell’inferno di Dante.
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