Attualità
Dal 20 al 26 giugno la Valsesia accoglierà gratuitamente 80 operatori sanitari
#Grazie nasce dall’idea di Guido Novaria, presidente dell’associazione Amici del Gran Paradiso di Ceresole Reale. Guido vive a Rivarolo Canavese e lavora nella cronaca del quotidiano La Stampa a Torino ma trascorre gran parte del suo tempo libero nell’alta valle Orco.
«Ho visto il dolore, lo sgomento e purtroppo la morte negli occhi di tanti amici che operano negli ambulatori e negli ospedali. Poi ho visto la semplicità, calma e la bellezza della nostra montagna più bella. Con Roberto e Guela che gestiscono un rifugio, abbiamo deciso di mettere a disposizione di tutte le persone coinvolte un po’ di pace per quegli occhi stanchi. In effetti è stato semplice coinvolgere tutti gli operatori turistici di Ceresole Reale: albergatori, ristoratori e gestori dei camping, metteranno a disposizione la caratteristica cucina di montagna. Le nostre guide e i nostri maestri accompagneranno i sanitari e i loro familiari in escursioni a piedi, in mountain bike e in nordic walking, con il pranzo al sacco messo nel nostro mini-market».
Alex Gioannini è il giovane sindaco di Ceresole, piccolo paese di montagna: «Ceresole Reale è una perla alpina, nel cuore del versante sud del Parco Nazionale del Gran Paradiso. La sua flora e la sua fauna sono uniche nel contesto alpino. Qui la volpe è di casa, nel senso che poco manca che entri davvero in casa. Gli stambecchi, i camosci e le marmotte sono gli animali simbolo di questa area protetta, la più antica d’Italia. Siamo sì una piccola realtà, ma sappiamo fare grandi cose, come in questa occasione. Abbiamo saputo aprire il nostro cuore anche in situazione complessa come quelle che stiamo attraversando».
«E’ il nostro modo di dire #Grazie all’attività svolta nel contenimento del Coronavirus; stiamo attraversando un momento difficile del comparto turistico, ma questo non ci ha fermato… » dice Roberto dell’associazione dei commercianti di Ceresole. E’ solo di ieri la notizia che l’attività di Giusy non aprirà in tempo perché la ristrutturazione del suo locale è stata bloccata durante la quarantena. Ma non si è fermata. Ha deciso comunque di mettersi a disposizione . Sarà volontaria nello staff di un Rifugio. Così è anche per Luisella che quest’anno proprio non aprirà il suo albergo. Anche lei metterà a disposizione il suo tempo. Questo è lo spirito con il quale Ceresole Reale desidera dire #Grazie.
All’iniziativa qualche giorno fa si è aggiunto il #Grazie dal Rifugio Bertone e dal Bonatti, in val Ferret, sopra a Courmayeur nella Valle d’Aosta. Mara ha sentito parlare dell’iniziativa, ha chiamato Roberto e di nuovo tutto è stato facile. Ecco a disposizione la struttura alberghiera, sua e di Renzino, che con la sua famiglia storicamente gestisce il rifugio Bertone. E’ tutto e subito pronto per accogliere altri 80 sanitari coinvolti nella pandemia da Covid 19. Saliranno il 12 e 13 giugno ad ammirare il monte Bianco in un altro angolo davvero splendido delle nostre alpi.
Una catena di solidarietà che nasce in un periodo così difficile, non può che affermarsi come un arcobaleno di speranza che abbraccia territori lontani ma uniti per un’unica nobile causa. Ed ecco allora che la rete solidale dalla Val Ferret giunge sino in Valsesia dove i comuni di Varallo e Alagna si preparano ad accogliere altri 80 operatori sanitari, impegnati in prima linea da mesi nella lotta contro il Covid-19.
Il progetto di accoglienza valsesiano nasce per dare un supporto concreto agli organizzatori di Ceresole Reale, creando un circolo virtuoso che possa regalare ai partecipanti una parentesi di pace nelle nostre verdi valli e contribuire così al rilancio del comparto turistico valligiano, lavorando a stretto contatto con gli operatori del territorio.
L’iniziativa ha trovato subito l’approvazione dell’assessorato alla cultura del Comune di Varallo, il cui Sacro Monte ha da poco riaperto i battenti al pubblico. A partire dagli ombreggiati sentieri di questo gioiello di arte e spiritualità patrimonio Unesco dal 2003 fino alle sponde del torrente Mastallone, gli albergatori hanno aperto le porte delle loro strutture come una grande famiglia. La staffetta di solidarietà arriva anche in quota e raggiunge il Comune di Alagna Valsesia dove, grazie alla preziosa collaborazione del Consorzio Operatori Turistici Monterosa Valsesia, si è creata una sinergia perfetta che ha favorito il dialogo con gli albergatori. Siamo all’imbocco del Parco Naturale dell’Alta Valsesia che, con i 4.554 m di Punta Gnifetti, si attesta come l’area protetta più alta d’Europa. Qui il panorama sul Monte Rosa non ha eguali, la cultura e le antiche tradizioni walser permeano la quotidianità dei piccoli borghi alpini e le possibilità di godersi la natura e tutto ciò che ha da offrire sono infinite.
Una rete di grandi attori che, oltre al caloroso supporto dei comuni protagonisti, vede coinvolti diversi enti territoriali: da Monterosa2000 all’ATL Biella Valsesia Vercelli, il cui presidente Pier Giorgio Fossale, ha sposato la filosofia dell’iniziativa dal primo momento: «Parlo anche in qualità di presidente dell’ordine dei medici di Vercelli, quest’iniziativa è un vero manifesto di gratitudine che aiuterà a uscire dal timore che i luoghi non siano sicuri. Riscoprendo un’opportunità anche nelle difficoltà, per vivere insieme il territorio in sicurezza e bellezza. #Grazie».
Gli operatori sanitari che intendono trascorrere il soggiorno gratuito in Valsesia, a Varallo e Alagna, per due giorni a scelta tra il 20 e il 26 giugno, devono prenotare all’indirizzo e mail: infovarallo@atlvercellivalsesia.it oppure telefonicamente al numero 0163 564404. Devono indicare la tipologia di lavoro svolto, la struttura sanitaria in cui operano e la preferenza del luogo di villeggiatura.
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