“Dall’antica pergamena al digitale” nuova mostra in biblioteca a Varallo

VARALLO – La Biblioteca Civica “Farinone-Centa” di Varallo in occasione del Millennio offre il proprio contributo attraverso una Mostra bibliografica intitolata: “Dall’antica pergamena al digitale: Mille anni di storiografia valsesiana. Biblioteca: uno scrigno per le ricerche sul Millennio”, che sarà inaugurata nel portico del Cortile d’onore di Palazzo Racchetti (sede della Biblioteca, Via Umberto I n. 69) martedì 10 giugno alle ore 10, esattamente mille anni dopo che la preziosa pergamena fu sottoscritta con il monogramma dell’Imperatore Corrado II. L’evento sarà aperto dalla canzone: “Son solo 1000 anni” di Sommacal-Giupponi.

“Dall’antica pergamena al digitale” nuova mostra in biblioteca a Varallo

Sarà disponibile uno speciale Annullo Filatelico del Millennio in collaborazione con Poste Italiane, che verrà apposto su cartoline create per questo avvenimento unico.
La mostra proporrà un viaggio nella Storia con i “Protagonisti”: gli studiosi che hanno scoperto ed interpretato i documenti, ricercando le testimonianze di mille anni di storia valsesiana, autori dei libri conservati nella Biblioteca Civica ed esposti in mostra, che avranno “un volto” e “una voce”.

In questo colloquio attraverso i secoli si incontreranno gli Studiosi delle “Carte”, Giovanni Battista Morandi, Maria Giovanna Virgili, Carlo Guido Mor, che per anni hanno studiato e trascritto antichi documenti, riassumendone in modo più o meno esteso il contenuto, riportando gli elementi indispensabili per contestualizzarlo: ricordarne i nomi e i volti è un omaggio a un lavoro umile e faticoso, che è stato la base per alimentare futuri studi e ricerche.

Carlo Guido Mor ebbe un legame profondo con la Valsesia, sia come studioso del Medioevo Valsesiano, che come frequentatore assiduo. La “Pergamena del Millennio”, alla quale Varallo ha dedicato un anno di eventi, fu trascritta e regestata da lui nel 1933, pubblicandola nel volume: Carte valsesiane fino al secolo XV, conservate negli archivi pubblici.

La rassegna degli Storici valsesiani, parte da lontano: G.B. Primi Feliciano Visconti Fassola, conte di San Maiolo, personaggio eclettico, curioso, vitale, dalla vivacità intellettuale acuta e duttile, recettiva delle varie esperienze, anomalo nel contesto socio-culturale della Valsesia, non solo antica; il Canonico Nicolao Sottile che nel suo “Quadro della Valsesia” pubblicato nel 1801 voleva difendere l’unità territoriale della Valle divisa dal fiume Sesia per motivi politici; Federico Tonetti, infaticabile quanto modesto autore della fondamentale Storia della Valsesia e dell’Alto Novarese, pubblicata a trent’anni nel 1875; Carlo Dionisotti, autore de La Vallesesia e il Comune di Romagnano Sesia, pubblicato nel 1871, opera che esercitò una grande influenza sull’orientamento del Tonetti, costituendo un esempio di un metodo storico più vivo e organico; Pietro Galloni autore di Uomini e fatti celebri di Valle-Sesia, pubblicato nel 1873, costituito da venticinque monografie che possono essere considerate come tanti capitoli staccati della storia della Valsesia; la prima riguarda proprio: Il castello dei conti di Biandrate e dei Barbavara in Rocca-Pietra, quella Rocca Uberti nominata nella pergamena del Millennio; Francesco Cognasso, ordinario di Storia Medievale presso l’Università di Torino, Cittadino Onorario di Varallo, lasciò tutti i suoi libri alla Biblioteca, che costituì un apposito Fondo bibliografico, depositato nel 1985, inventariato, schedato e messo a disposizione degli studiosi, così come la parte archivistica.

Lo studio della storia medievale valsesiana continua grazie a vari studiosi che, avvalendosi delle nuove scoperte e dell’importante ausilio delle moderne tecnologie, proseguono nelle ricerche.
Dal 10 giugno la mostra bibliografica e l’esposizione dei lavori delle Scuole cittadine, presentati il 24 maggio al Centro Congressi, saranno visitabili fino a domenica 27 luglio, negli orari di apertura della Biblioteca.