Attualità
Diffida di Legambiente per la Pedemontana
Per più settimane le cronache hanno riportato i favorevoli commenti di vari rappresentanti istituzionali sul posiivo andamento dell’iter procedurale per la realizzazione di un’opera di cui si parla da decenni per il nostro territorio: la Pedemontana. Proprio quando si era diffusa la convinzione che il percorso burocratico potesse proseguire a scorrimento veloce come l’infrastruttura cui si riferisce, ecco arrivare un possibile stop. Martedì 22 gennaio, infatti, il Circolo biellese «Tavo Burat» di Legambiente ha presentato una formale diffida ad andare avanti con le pratiche. L’associazione ambientalista rileva in una nota che «tutte le amministrazioni hanno ben presente che non sussiste alcuna precedente valutazione ambientale e progetto preliminare approvati dal CIPE, ma esclusivamente un datato e parziale parere della CT-VIA (del 2011, ovvero fondato su studi ambientali e disposizioni normative di 8/10 anni or sono) relativo ad altro e differente progetto (per tracciato, sezione, finalità, ecc)».
Mancando tale presupposto, per Legambiente non si può dare corso «all’approvazione del progetto definitivo, localizzazione urbanistica, dichiarazione di pubblica utilità e assegnazione dei fondi necessari» per l’opera. Le critiche investono in pieno «la possibilità di istruire un “percorso amministrativo di valutazione ambientale” volto ad aggiornare/verificare quanto non è mai stato approvato» e la conclusione cui giunge il Circolo biellese è che quanto sinora fatto per evitare una nuova procedura di VIA non vale ed è invece da avviare una nuova Valutazione di Impatto Ambientale. Evocando gli eventuali esiti di un ricorso al Tar, probabile se non si terrà conto della diffida, l’associazione ambientalista ricorda infine ai responsabili del servizio «che potranno essere condotti accertamenti relativi agli eventuali danni erariali procurati».
Fin qui Legambiente, vedremo poi come e se la Pedemontana… procederà.
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