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Dopo 485 partite in Prima Squadra il portiere Alberto «Beto» Travaglia ha chiuso la sua carriera calcistica

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Dopo 485 partite in Prima Squadra il portiere Alberto «Beto» Travaglia ha chiuso la sua carriera calcistica

In quello stesso campo del Centro sportivo Sant’Euseo in cui a sei anni, con i Primi Calci della Serravallese, aveva iniziato la sua avventura, sabato 10 maggio Alberto «Beto» Travaglia saluterà gli amici e tutti coloro che hanno condiviso con lui questo lungo viaggio.
Già, perché, dopo ben 485 partite in Prima Squadra – l’ultima delle quali disputata domenica scorsa con la maglia della Pro Roasio – il portiere che ha legato per anni il suo nome alla Serravallese e poi, negli ultimi tempi, al Lenta e, appunto, alla Pro Roasio ha deciso di fermarsi.

Dopo 485 partite in Prima Squadra il portiere Alberto «Beto» Travaglia ha chiuso la sua carriera calcistica

«Ho ormai 37 anni e mezzo» racconta «ed è ora di farmi da parte lasciando spazio ai giovani. Per questo sport ho dato veramente tutto ma, ultimamente, conciliare famiglia e lavoro stava diventando un po’ troppo difficoltoso. Oltre alla partita della domenica, ci sono gli allenamenti, due o tre a settimana, un impegno importante. Sono felice per tutto quello che ho fatto ma è arrivato il momento di lasciare».
Una carriera, quella di «Beto», iniziata come detto a sei anni, nei Primi Calci della Serravallese, la squadra del suo paese, dove ha poi militato fino a pochi anni fa, passando via via agli Esordienti, ai Giovanissimi, agli Allievi, fino ad approdare in Prima Squadra: «Ci sono arrivato a quindici anni e quando sono andato via ne avevo 34, dopo aver disputato 412 partite. Nel frattempo sono anche diventato capitano. Un percorso lungo quasi un ventennio che ho condiviso per una buona parte con Giulia Smaniotto, “storica” presidente della Serravallese. Quando iniziai con il calcio, lei aveva appena rilevato con il marito Wilmer Crestani la gestione del campetto del Centro sportivo Sant’Euseo, qualche anno più tardi prese poi in mano anche le redini della società. Mi ha quindi visto crescere, accompagnando il mio cammino fino alla Prima Squadra. Ero veramente affezionato a lei, è stata un punto di riferimento importante e anche nel periodo della malattia non ha mai smesso di farci sentire il suo supporto. Proprio nell’anno in cui è mancata, la Serravallese ha vinto il Campionato passando in Prima Categoria, avevamo coronato il suo sogno. A lei è poi subentrato il segretario Uber Croso, anche lui una persona eccezionale, che mi ha visto crescere e che si è sempre speso tantissimo per la società».

Quasi vent’anni pieni di ricordi, di amicizia, di bei momenti di condivisione: «Mi sarebbe piaciuto concludere la mia carriera a Serravalle, lo sanno tutti, purtroppo per varie vicissitudini e incomprensioni non è stato possibile e questo è il mio rammarico più grande. Anche se, comunque, devo dire che sia a Lenta che alla Pro Roasio sono stato accolto molto bene e mi hanno sempre fatto sentire a casa».

Ma sul campo del suo paese, quello del Centro Sant’Euseo dove ha fatto le sue prima parate, Alberto ci tornerà, appunto, sabato 10 maggio per il «Betoday»: la chiusura di un cerchio. Dalle 17.30 ci sarà una partitella tra gli Amici di Beto e la Beto All Stars. A seguire aperitivo e saluti finali.

«Sarà un momento di festa» conclude; «ho invitato amici, ex compagni, allenatori e dirigenti. Un pomeriggio tra la mia gente per ringraziare tutti del sostegno, dell’affetto e per avere condiviso con me un pezzo importante di vita».
E chissà che, dopo un periodo di stacco, Alberto, pur se non al calcio giocato, possa comunque riavvicinarsi a quel mondo cui ha dato anima e cuore per tanti anni…

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