Attualità
Dopo l’ondata di maltempo, la Sesia “sorvegliata speciale”
SERRAVALLE SESIA – Fortunatamente ci è ancora andata bene: in paese non si piangono vittime e non ci sono stati feriti anche se il pensiero dell’intera comunità non può non andare alla famiglia del ragazzo di Quarona portato via dalla furia della Sesia».
Sono queste le prime parole del sindaco Massimo Basso quando lo contattiamo per fare un po’ il punto della situazione dopo il forte maltempo che, nella notte tra venerdì e sabato, ha messo in ginocchio il nostro territorio, spazzando via ponti e strade.
«L’incolumità dei cittadini era la priorità» prosegue il primo cittadino; «e tutta la nostra azione è stata innanzitutto finalizzata a scongiurare potenziali situazioni di pericolo. Di grandi disastri poi, in paragone a quello che si è verificato in altri centri della Valle, non ce ne sono stati; ciò non toglie che abbiamo anche noi avuto i nostri bei danni».
Andiamo per ordine, partendo da dove le criticità sono subito apparse più evidenti: su tutte, la zona della Barca. Erano circa le quattro di notte quando la Sesia è uscita dal suo argine nella zona retrostante il campo sportivo, «aprendosi» di fatto una strada d’acqua che ha raggiunto l’abitato. «Eravamo lì» dice il primo cittadino «e subito siamo andati a svegliare le persone che risiedono nella zona – quelle che ancora non lo erano – per avvisarle, nei casi in cui era possibile, di spostare le auto e di salire ai piani superiori delle abitazioni. Sono stati attimi di grande paura, anche perché il boato del fiume era davvero assordante. Siamo anche stati costretti, insieme ai Vigili del Fuoco, a evacuare una donna con i suoi due bimbi cui abbiamo trovato immediatamente sistemazione presso l’Albergo Aurora di Grignasco, che ringrazio per la disponibilità ancora una volta dimostrata. Anche a Vintebbio, sempre nel cuore della notte, abbiamo dovuto evacuare una famiglia per una situazione di potenziale pericolo. Si sono infatti registrati tre smottamenti dal versante che insiste su via San Grato riversando detriti a ridosso delle abitazioni. Un punto che aveva già causato problemi in occasione delle piogge dello scorso novembre. Lunedì scorso abbiamo quindi effettuato un sopralluogo insieme a un geologo, innanzitutto per avere indicazioni immediate circa l’abitabilità di quelle case e per capire quindi l’entità della criticità e quali interventi sarebbe necessario effettuare. Stessa cosa andremo a fare in via Piane, via Mazzone e a ridosso del capoluogo per alcune “storiche” presenze di riversamenti d’acqua lungo le strade. Tutte situazioni di non facile risoluzione perché l’acqua arriva dalle colline a ridosso e non è semplice intercettarla né tanto meno poi smaltirla con la rete fognaria attualmente presente. Cercheremo comunque una soluzione».
Basso si sofferma quindi sul grande lavoro svolto, fin dalle prime ore del venerdì sera e per tutta la durata dell’emergenza, dai «suoi» amministratori, e in particolare dal vicesindaco Bondonno e dal consigliere Mazzone; e poi dai ragazzi della locale squadra Aib – Protezione civile, «pochi ma davvero preziosi, che ringrazio di cuore, come ringrazio i volontari che si sono prodigati a dare una mano e che, invece del telefonino, hanno usato le braccia».
«Di fronte a sciagure come queste» prosegue «purtroppo non c’è struttura che possa tenere. Il supporto e la collaborazione della comunità sono stati quindi quanto mai fondamentali. Fin dalla prima ora abbiamo cercato di fare il possibile per contenere i disagi; le strade erano ricoperte di fanghiglia, soprattutto nella zona della Barca dove una famiglia, da cui ci siamo poi recati nella giornata di lunedì, ha avuto dei seri danni, con il piano terra allagato. Abbiamo parlato con i proprietari e vedremo se sarà fattibile supportarli con un risarcimento economico. A riguardo abbiamo anche invitato coloro che hanno subito danni concreti di segnarcelo in Comune. Già da sabato scorso siamo poi intervenuti iniziando a rimuovere con dei mezzi idonei i detriti accumulati un po’ su tutto il territorio comunale e, dalla mattinata di domenica, dopo una riunione tecnica, abbiamo cominciato ripulire tombini, pozzetti e vasche di decantazione. A tal proposito, tengo a evidenziare come gli importanti lavori di prevenzione idrogeologica portati avanti in questi ultimi dieci-quindici anni si siano ancora una volta rivelati fondamentali, riuscendo a contenere i disagi ed evitare problematiche ben più gravi».
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