Attualità
E’ andato in onda su Rai 3 a Geo & Geo un servizio con protagonista Lucio Bordignon
E’ andato in onda a dicembre 2019, all’interno del programma di Raitre «Geo & Geo», un interessante servizio sul recupero e il ripristino ambientale delle zone oggetto di scavo e su quanto sia importante, soprattutto di questi tempi, tornare ad avere un pensiero rivolto alla natura.
Il titolo del filmato era proprio «Ritorno alla natura», e il protagonista era Lucio Bordignon, residente a Valdilana, ornitologo ed esperto di temi naturalistici.
«Sono molto amico del regista Davide Mocci, che ha girato il filmato» ha spiegato Bordignon. «Ci siamo incontrati in Sardegna, dove vado per lavoro, e parlando ci siamo resi conto che potevamo lavorare insieme per realizzare un video che potesse trasmettere un messaggio importante a chi lo guardava».
Lucio Bordignon lavora per il Gruppo Minerali Industriali, azienda con sede a Novara e che ha attività in diverse regioni d’Italia, nell’ambito della quale ricopre il ruolo di coordinatore dei ripristini ambientali.
«Mi piace lavorare principalmente con imprenditori che si occupano del settore vetro e ceramica» ha detto «in quanto da un punto di vista chimico si tratta di silice e feldspati, che devono per forza essere estratti dalla terra. Vetro e ceramica sono indispensabili per la nostra vita, pensiamo a quante cose fondamentali vengono realizzate con questi materiali: le finestre delle nostre case, le parti dell’auto, i sanitari, i piatti che usiamo in cucina. Per poterli avere, dobbiamo prelevarli dal suolo, e quindi vanno scavate miniere a cielo aperto e cave».
Il compito di Lucio Bordignon è proprio quello di seguire sul campo la realizzazione del recupero di queste «ferite» inferte all’ambiente, seguendo le disposizioni e gli obblighi di legge.
«Attingendo alle mie conoscenze sugli uccelli, sulle farfalle e sull’ambiente in generale» ha aggiunto Bordignon «possiamo ricreare ripristini di pregio, che vanno a realizzare nuove aree verdi, utili anche all’insediamento degli animali selvatici. Per esempio, unendo alle miscele di erbe anche semi da fiore si attirano gli insetti impollinatori, dando una “spinta” alla diffusione naturale della flora. Oppure, pensiamo ai cespugli: a seconda di cosa si impianta si attirano diverse specie di volatili, rettili e piccoli roditori che vivono in questo tipo di vegetazione. Insomma, il recupero è una sorta di scambio: noi prendiamo dalla natura quello che ci serve, ma poi restituiamo, facendo tornare l’area oggetto di scavo come era prima. Questo si è visto molto bene nel filmato. Ringrazio Davide Mocci per le riprese che hanno reso davvero immediato questo messaggio del “prendiamo ma diamo” alla natura».
Il successo ottenuto dopo la messa in onda del programma fa ben sperare che il documentario smuova le coscienze, e faccia capire come l’uomo debba stimolare il rispetto per la natura, soprattutto nelle nuove generazioni.
«Non c’è niente di meglio di portare i bambini a fare una passeggiata nel bosco» ha concluso Bordignon «e insegnare loro il rispetto non solo per la natura selvatica ma anche per la terra coltivata e per chi coltiva: se manca l’agricoltura manca una base, in quanto sono i frutti della terra che danno da mangiare al mondo».
Insomma, alla base di tutto, e fulcro del filmato, ci sono il rispetto per la natura, e la responsabilità che l’uomo deve avere verso di essa.
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