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Emergenza siccità, pericoli nell’alimentazione degli erbivori/ruminanti

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Il Settore Prevenzione, Salute Pubblica Veterinaria e Sicurezza alimentare della Regione Piemonte ha diffuso il seguente comunicato.

Il quadro generale della situazione di siccità vigente sul territorio nazionale e la scarsità di foraggi hanno indotto la necessità di seminare erbai di specie tolleranti lo stress idrico.
In particolare, il sorgo, che risulta un cereale più resistente agli stress idrici con buone capacità di adattamento climatico, è stato seminato in buona parte dopo il raccolto del frumento sia come cereale da sfalcio che da insilato.
Numerose sono le specie, quella più commercializzata è il Sorghum bicolor (Sorghum vulgare) con diverse sottospecie e ibridi.

La pianta del sorgo, nelle prime fasi dello sviluppo, può contenere un glucoside cianogenetico, detto «durrina», che nello stomaco si idrolizza liberando acido cianidrico.

Il contenuto della durrina varia con l’accrescimento, diminuendo fino a scomparire alla maturità della pianta. Sono quindi le piante giovani a presentare la massima concentrazione nelle foglie, per cui il pericolo risulta presente e grave solo impiegando il sorgo da foraggio sia per impiego come pascolo sia per foraggiamento verde.
Come tale dovrebbe pertanto essere pascolato o sfalciato non prima che abbia raggiunto un’altezza di 70 centimetri.
Tale vincolo deve essere considerato con maggiore attenzione nelle attuali condizioni di stress idrico e termico che favoriscono la concentrazione di durrina sopra i livelli di sicurezza, anche nelle varietà e ibridi recenti che dovrebbero contenerne un minor quantitativo.

Se viene ingerito in grandi quantità l’organismo non riesce a inattivarlo e, specie per i ruminanti, si crea una condizione di avvelenamento da cianuro che porta a morte gli animali in poche ore.

Nelle attuali condizioni meteoclimatiche e in assenza di irrigazione artificiale, anche il sorgo, come altri cereali e foraggere, non ha avuto la crescita attesa, rimanendo in una fase precoce dello sviluppo e con una potenziale concentrazione di durrina molto alta.

Stante queste condizioni, il sorgo, specialmente la varietà da granella ma anche da foraggio, non dovrà essere sfalciato, pascolato, trinciato per l’alimentazione animale a causa dell’altissimo rischio di avvelenamento del bestiame da acido cianidrico.

 

Immagine di archivio

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