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Ener.bit, Maggia: “Ci candidiamo gestori CER sul territorio della Provincia di Biella”

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“Questo rappresenta un importante momento per la società e il territorio biellese – ha affermato in apertura Paolo Maggia, Presidente Ener.bit – Ci proponiamo gestori della Provincia di Biella, su tutto l’ambito CER (Comunità Energetiche Rinnovabili).

Presso la Sala consigliare della Provincia, si è tenuta la conferenza stampa sui primi studi di pre-fattibilità delle CER territoriali, con la presenza delle due partecipate statali R.S.E. e E.N.E.A.: un primo passo verso l’attuazione pratica di un progetto ambizioso, che potrebbe portare all’autoproduzione dell’energia; un vantaggio per cittadini, pubblici e privati.

Alberto Prospero, Direttore, ha espresso la sua netta visione: “L’aderenza alle CER territoriali è un diritto e dovere di tutte le amministrazioni: non costa nulla e può portare a grandi vantaggi, per questo i Comuni che hanno portato maggior consapevolezza all’interno dei loro paesi, ne hanno già percepito i risultati”.

Ener.bit si propone come soggetto facilitatore nei riguardi di cittadini, aziende o altri soggetti, grazie anche agli incentivi CER e l’importante contributo dei fondi PNRR (fondi dedicati al finanziamento di CER, in realtà comunali inferiori ai 5000 abitanti), Ener.bit si fa carico della progettazione, programmazione e di tutti quegli aspetti burocratici, che richiedono una rete di competenze ed esperti: “Questo è reso possibile dalla profonda sinergia, che via via stiamo tessendo – ha affermato Sergio Olivero, rappresentante dell’attivo partner Politecnico di Torino – il mondo Ener.bit rappresenta un aggregatore naturale per le decine di Comuni della Provincia. La gestione condivisa di molte CER permetterà di redistribuire il valore sul territorio, grazie alle grandi opportunità della transizione energetica”.

Oggi sono 57 i Comuni aderenti, sui totali 74 della Provincia: 409 soggetti di cui 227 persone fisiche (definizione giuridica), 78 fra PMI e GI (Piccole, Medie e Grandi Imprese) e 104 fra enti pubblici e del terzo settore.
Attualmente la potenza dell’impianto, formato da una fitta rete di collegamenti (rami) e di intersezioni (nodi) offre una potenza totale di 16,3 MW: “Ciascun MW rappresenta un milione di euro di investimento – ha sottolineato Olivero – e le potenzialità delle aree interessate potrebbero far accrescere, nel tempo, la produzione in forma esponenziale, oltre ad essere un’opportunità di lavoro”.

Durante l’incontro hanno partecipato diversi sindaci, intenti ad attivare le pratiche partecipative e i numerosi componenti attivi, che un passo alla volta delineeranno il futuro di una realtà sostenibile: da un punto di vista economico, sociale e ambientale.

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