Seguici su

Attualità

Esposta nella chiesa di Verzimo una interpretazione emozionale della sindone

Pubblicato

il

Esposta nella chiesa di Verzimo una interpretazione emozionale della sindone

VARALLO – La Sindone, noto come “sudario” di Gesù, è oggetto di grande devozione e si ritiene che contenga l’immagine del corpo di Gesù dopo la crocifissione. Lasciata in eredità alla Santa Sede da Umberto II di Savoia, il Papa ne è il proprietario.

Esposta nella chiesa di Verzimo una interpretazione emozionale della sindone

E’ custodita nella Cattedrale di Torino (piazza San Giovanni), nell’ultima cappella della navata sinistra, sotto la Tribuna Reale: non si può vedere, perché il Telo si trova dentro la «teca per la conservazione», che a sua volta è rinchiusa in una grande cassa metallica. Viene esposta alle preghiere dei fedeli solo in occasione delle ostensioni pubbliche. In occasione dell’Ostensione della Sindone del 2015, che si svolse dal 19 aprile al 24 giugno, evento concesso dal Papa in occasione del bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco, l’artista di origine italiana Celio Bordin, che vive e lavora a Los Angeles, esponeva i suoi lavori in una galleria torinese. Bordin rimase impressionato dal fiume di gente in coda che attendeva pazientemente di accedere in cattedrale e vedere il Sacro Lino.

Un giorno riuscì a vedere la Sindone dal retro: immediatamente avvertì un flusso di energia proveniente dalla devozione e dalle preghiere dei fedeli che scorrevano incessantemente.

Tornato in America lavorando per un mese con la sua stilografica trasferì quelle emozioni su tela di canapa, guidato da una tecnica particolare, istintiva: catarsis, termine che originariamente indicava una purificazione, sia in ambito religioso, che in ambito medico. Aristotele utilizzò la “katharsis” nella sua “Poetica” per descrivere un processo di purificazione emotiva che lo spettatore di una tragedia poteva provare. In psicologia, la catarsi si riferisce alla liberazione emotiva, spesso associata alla liberazione da sentimenti repressi o conflitti. Celio trasferisce il concetto nell’arte come moto interiore assolutamente spontaneo, guidato dalle emozioni provate di fronte a qualcosa: “Ascoltando l’anima e l’istinto, ho trovato coraggio per creare il mio percorso, sempre. Mi son dedicato a numerose attività, senza economie, imparando: pittura, scultura, videoarte, regia, contrabbassista, tecnico cinematografico, fotografo, spaccalegna e restauratore, ho illuminato locali e importanti luoghi, creato eventi e fatto concerti, viaggiato”.

La “sua” Sindone, che era stata esposta nel 2019 alla Biennale di Venezia, fino a domenica 8 giugno sarà visibile nella chiesa di Verzimo, la frazione di Varallo, che si raggiunge salendo al Sacro Monte: contiene tutta la storia di Cristo con i volti di chi ne ha fatto parte. Per coglierne l’intensa spiritualità e tutti i particolari occorre soffermarsi e poi avvicinarsi progressivamente, focalizzando i singoli dettagli di un mondo pieno di figure, espressione della molteplicità dell’umano che incontra il divino.

Celio Bordin, che ha una casa a Verzimo, resterà in Italia fino all’8 giugno e sarà lieto di accompagnare i visitatori: “Lo studio degli inchiostri, di tutti i tipi, la loro alchimia e la reazione del pennino che li percuote raspando sulla canvas, la penna stilografica, la mia amica, su tele anche di due metri, milioni di segni in catarsis, mi stacco da terra, mi fa stare benissimo, ho amici nella tela che vengono a trovare me e poi il pubblico”.

E tu cosa ne pensi?

You must be logged in to post a comment Login

Lascia un commento

Pubblicità
Pubblicità

Facebook

Pubblicità

© 2025 Corriere Valsesiano - Iscrizione al Registro giornali del Tribunale di Vercelli nr. 14 del 20/11/1948
ROC: n. 25883 - ISSN 2724-6434 - P.IVA: 02598370027
Direttore Responsabile: Luisa Lana - Editore: Valsesiano Editrice S.r.l. - Redazione: via A. Giordano, n.22 - Borgosesia (VC)

Servizi informatici e concessionaria di pubblicità: Diario del Web S.r.l.



La testata fruisce dei contributi statali diretti di cui al d.lgs. 70/2017 e dei contributi di cui alla Legge regionale n. 18/2008. La testata ha beneficiato del credito d'imposta per le spese sostenute, anno 2020, per la distribuzione delle testate edite dalle imprese editrici di quotidiani e periodici.