Attualità
Teoria e pratica: così Federico Malagutti insegna la scherma storica italiana in Europa

BORGOSESIA – Da qualche anno, ormai, riportiamo i traguardi, le vittorie e i riconoscimenti che Federico Malagutti colleziona nel mondo della scherma storica, particolare disciplina che si ispira alle pratiche d’arme di epoca medievale e rinascimentale ma che è considerata sportivamente al pari delle arti marziali moderne.
Teoria e pratica: così Federico Malagutti insegna la scherma storica italiana in Europa
Proprio per questo motivo l’abbiamo sempre raccontata utilizzando un criterio quantitativo e non qualitativo, cercando di sottolineare le prestazioni ottenute, più del significato e del mondo di concetti e di valori che stanno dietro a un così particolare forma di allenamento. In questa occasione, insieme a Federico, maestro e divulgatore, abbiamo potuto ragionare sulla scherma storica dal punto di vista qualitativo e ne è uscita una piacevole discussione sull’importanza dello sport, del movimento per allenare la mente e, viceversa, di quanto sia fondamentale il ragionamento e la riflessione per far sì che ogni sforzo fisico sia finalizzato alla prestazione. Sembra un concetto complicato, ma non lo è se lo si compie su di una disciplina «storica» vale a dire basata su una tradizione scritta e tramandata dagli allievi dei cosiddetti maestri d’arte.
Federico Malagutti, come avremo certamente già detto, è uno dei maggiori interpreti delle tecniche del maestro d’arme toscano Fiore de’ Liberi e, perciò, basa il suo insegnamento tanto su una componente teorica, quanto sulla messa in pratica delle strategie di combattimento studiate sui testi antichi: «Non esiste separazione tra i due momenti» ha spiegato «ma sono due componenti fondamentali della stessa disciplina. Penso che questo valga nello sport in generale: bisogna sempre pensare a ciò che si sta facendo e legare il più possibile ogni sforzo fisico a un determinato obiettivo, che sia quello di avere la meglio sull’avversario, come nel caso della scherma storica, sia migliorare la propria prestazione. Sono sostenitore di un approccio misto all’insegnamento, per questo mi è capitato di essere chiamato a tenere seminari in diverse località europee».
Dopo l’importante partecipazione al più grande convegno sulla disciplina che è avvenuta in America un paio di anni fa, Malagutti è recentemente stato a Lugano, in Svizzera, per tenere una due giorni di lezioni e pratica sulle tecniche di Fior de’ Liberi e, lo scorso autunno, aveva fatto una cosa analoga anche in Spagna. «Presto sarò in Polonia» dice «per un altro seminario. Forse il mio metodo piace proprio perché tiene tanto in considerazione la ricerca storica e la fondatezza delle fonti, quanto la messa in pratica rigorosa della tecnica. Ricordiamoci che la scherma storica continua ad attirare seguaci soprattutto per i tornei e le gare, ma è bene che accanto alle vittorie e ai trionfi, si cerchi di insegnare agli atleti anche tutto il resto».
A proposito, invece, di conquiste, a fine ottobre Federico Malagutti ha vinto il bronzo a un prestigioso torneo di scherma a Como a cui hanno partecipato più di 160 atleti di cui un’ottantina nella categoria di spada a due mani dove ha gareggiato il borgosesiano.

You must be logged in to post a comment Login