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Festa della Madonna dell’Orto a Gattinara

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Festa della Madonna dell’Orto a Gattinara

GATTINARA – L’Oratorio della Madonna dell’Orto, costruito nel 1630–35 e ricostruito nel 1872 da Don Gerolamo Moglia, è un oratorio campestre, edificato fuori dal Borgofranco, adiacente al muro di circonvallazione degli orti, sulla strada che porta al mulino della Bonda e al fiume Sesia.

Festa della Madonna dell’Orto a Gattinara

Negli ultimi decenni fino al 2019 era stato curato dalla famiglia Bot, dai coniugi Perazzo e dalla signora Adelaide Travaglini, e veniva riaperto una volta l’anno in occasione della festa della Madonna: il 2 luglio.
Chiuso a seguito del Covid, la tradizione è stata ripresa nel 2024 e portata avanti dai loro discendenti (Massimo Bot e Lorenzo Perazzo) e dagli Amici della Chiesetta della Madonna dell’Orto, che ne hanno a cuore le sorti.

Venerdì 4 luglio il Vicario di Gattinara, Mons. Franco Givone, ha celebrato la S. Messa, animata con i canti intonati dalla Signora Mirella. L’omelia è stata dedicata a Maria Regina della Pace, affinché le oltre cinquanta guerre presenti nel mondo si concludano, sottolineando che: “La pace è una costruzione lunga e difficile: siate in pace con Dio, con il Creatore, con il cielo”. Alla celebrazione hanno partecipato molte persone del territorio, espressione di un intrinseco legame con la costruzione religiosa, oltre al Sindaco Maria Vittoria Casazza, al Vice Sindaco Daniele Baglione e al Coordinatore delle Confraternite del Piemonte Enzo Clerico.

Questa piccola chiesa, costruita fuori dalle mura del borgo, riporta al secolo della peste manzoniana, ma anche al tema dell’emigrazione a Roma dei Gattinaresi. In uno studio del 2006 Patrizia Canepari metteva in relazione gli emigrati a Roma con i rispettivi luoghi di provenienza: “Venni a Roma per vedere il mondo” scriveva un gattinarese citato dalla studiosa. L’emigrazione a Roma dal territorio della Bassa Valsesia era stata studiata nel 2004 da Marina Dell’Omo e Flavia Fiori: “I tesori degli emigranti”. Giuseppe e Paolo Sitzia nel 2016 pubblicarono: “Grignaschesi a Roma”.

Sull’altare c’è un piccolo affresco della Madonna dell’Orto, portato da Roma dai fratelli Scribante, fondatori del beneficio. La chiesa romana, che sorge nel popolare quartiere di Trastevere, dove alla fine del Quattrocento si verificò il miracolo della guarigione, è ancor oggi custodita dall’Arciconfraternita di S. Maria dell’Orto che, per anzianità di istituzione pontificia, tra quelle ancora attive in Roma, è la più antica dedicata alla Beata Vergine e tra le prime in assoluto. L’intitolazione alla Madonna dell’Orto, è assai diffusa: proprio in questi giorni, il matrimonio che ha fatto parlare il mondo, è stato celebrato a Venezia, nel chiostro della chiesa della Madonna dell’Orto, famosa per le dieci tele di Jacopo Tintoretto, che abitava e lavorava nel vicino campo dei Mori.

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