Attualità
Domenica a Varallo inaugurazione del “Festival delle Relazioni”
VARALLO – L’associazione culturale creativa ACC – ETS in collaborazione con il Comune di Varallo Sesia inaugura domenica 28 aprile alle ore 11:00 il “Festival delle Relazioni” presso “Salotto IOTIAMO”, spazio delle relazioni dell’arte, nella ex Contrada del Burro a Varallo Sesia (VC) città d’arte della Valsesia e patria del pittore e scultore rinascimentale Gaudenzio Ferrari.
Domenica a Varallo inaugurazione del “Festival delle Relazioni”
L’obiettivo del Festival delle Relazioni, nonché quello principale dell’associazione ACC – ETS, è promuovere la diffusione di un dialogo tra le culture attraverso l’arte e la creatività, perché entrambi contribuiscono in modo seminale alla crescita della nostra società e ne costituiscono un elemento essenziale di qualità sociale. Con questa iniziativa l’associazione vuole promuovere il connubio fra artisti di tutte le discipline creative e intraprendere nuove relazioni con le persone attraverso una una serie di incontri in cui saranno invitati: artisti, filosofi, scrittori, visionari, amanti ed esperti d’arte.
La Mostra “Arte Civiltà e Sacro per abitare la Terra”
Una persistente e diffusa attenzione all’esperienza e al patrimonio culturale iconografico-religioso, ma anche l’attenzione all’esperienza spirituale costantemente rappresentata, indicano la centralità del sacro anche nella stagione contemporanea. La rassegna collettiva di opere d’arte esposte nella città d’arte della Valsesia, dedicate all’ampio territorio iconografico del sacro, pone in evidenza la presenza di una creatività artistica che si distribuisce e si articola all’interno dei diversi livelli del sistema dell’arte, tra diseguali forme estetiche e difformi valori. Questo dato dimostra che nel presente come nel passato il territorio del sacro congiunge e influenza le diverse fasce di percezione e di fruizione dell’arte; una linea che si estende e che congiunge con diversi strumenti la devozione popolare alla raffinata cultura del fondo oro, dall’iconografia come citazione, all’esasperazione del manufatto concettuale e installativo. In questo quadro inedito si situa e si pone in stretto rapporto di corrispondenza con i contenuti sottolineati, il progetto della mostra “Arte Civiltà e Sacro per abitare la Terra”; appare interessante non solo la presenza di un patrimonio di opere frutto della partecipazione e della condivisione degli scopi e le funzioni da parte degli artisti provenienti da differenti luoghi e con sensibilità differenti, ma anche l’interessante individuazione di un nuovo obbiettivo, la diffusione al pubblico attraverso luoghi non convenzionali all’arte e nuove forme partecipative e relazionali.
I curatori di questa mostra saranno la critica d’arte Federica Mingozzi e l’artista Antonio Spanedda con i quali il pubblico avrà modo di dialogare.
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