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Fino a domenica 11 dicembre a Palazzo D’Adda la mostra collettiva di arti figurative

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VARALLO – Fino a domenica 11 dicembre nelle sale di Palazzo D’Adda (orario: da lunedì a venerdì dalle ore 15 alle 18.30; martedì, giovedì, sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.30) sarà possibile visitare la Mostra collettiva di arti figurative, organizzata da Gaetano Scognamiglio, che accoglie ventitrè artisti, molti dei quali “appartengono” al territorio e hanno già esposto in personali e collettive, altri invece che si propongono per la prima volta a Varallo. Poiché non è possibile dedicare spazio ad ognuno di loro, li citiamo rigorosamente in ordine alfabetico: Pina Armiento, Stefano Bellocchio, Sandra Cerrone, Clauidia Crolla, Caterina D’Agostino, Jacopo De Dominici, Angela De Luca, Teresio Fornara, Simonetta Garella, Giovanni Giacobini, Anita Marchese, Aldo Marchini, Orietta Martinello, Domenico Minniti, Harka Mojsi, Carlo Mora, Nello Palladino, Patrizia Pollato, Angelo Salomone, Garetano Scognamiglio, Fiorenza Tiramani, Gabriella Vandone, invitandovi a soffermarvi nelle sale per ammirare i lavori esposti.

Gli elementi che uniscono questo gruppo eterogeneo di artisti sono la ricerca e la sperimentazione di sempre nuove forme e colori, sia attingendo al patrimonio del grande passato d’arte della valle, che proiettandosi nel futuro, in ascolto dell’arte del presente. Le tecniche adottate sono molto diverse: dall’olio su tela a quello su cartone, dall’acquerello agli acrilici, ma anche pirografo, gesso, tecnica mista, e offrono esiti artistici differenti, a seconda della qualità del ductus pittorico. Pittura e scultura stanno accanto, talvolta coesistono nello stesso artista, come nel caso di Caterina d’Agostino e Domenico Minniti. L’espressione plastica di Harka Mojsi, un artista di origine albanese, si traduce in un bronzo, due terracotte e una ceramica raku. La fotografa Claudia Crolla, all’interno della Collettiva, nello spazio della balconata superiore, espone una personale di fotografia: “Il mondo visto attraverso l’obiettivo”: rèportage di viaggi reali, ma soprattutto nelle anime delle persone che ha incontrato e con le quali ha stabilito una relazione empatica.

Le copie di quadri d’artista sono omaggi a maestri che parlano attraverso i secoli e le generazioni: è il caso di Tanzio da Varallo del quale Gaetano Scognamiglio ha proposto Davide e Golia, mentre Gianni Cerutti si è ispirato all’Acquaiolo di Valencia di Diego Velasquez.
All’inaugurazione l’Assessore Gaetano Amodio, in rappresentanza del Sindaco di Varallo, ha dato il benvenuto della città agli artisti. Un pubblico numeroso ha affollato le sale, cercando un personale percorso nell’arte e nel colore, che parlano un linguaggio universale.

 

 

Piera Mazzone

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