Attualità
Frana-valanga in Val Vogna si porta via le baite
«Di valanghe, in questo periodo, ne sono scese parecchie, su tutto il territorio comunale» dice Roberto Veggi, sindaco di Alagna. «D’altronde, meteo e condizioni climatiche hanno pure loro favorito questo fenomeno: prima è nevicato, e su una base non gelata, poi le temperature si sono alzate e infine è arrivata anche la pioggia».
E tutto ciò ha senz’altro avuto un ruolo non da poco nella frana-valanga caduta tra domenica 1° dicembre e lunedì 2 dicembre in Val Vogna: «Sì, quello è un caso ancora diverso. Abbiamo avuto valanghe nel Vallone dell’Olen, che hanno coinvolto, provocando danni più e meno gravi, due baite; e poi all’alpe Mud, dove una baita è andata distrutta e altre due sono rimaste sepolte. Nel caso della Val Vogna è partita dall’alto, dalle pendici del Corno d’Otro, una frana che scendendo e raccogliendo neve, alberi, sassi, si è poi tradotta in valanga, ha travolto le case dell’alpe Pissole e ha raggiunto il fondovalle.
«La strada di collegamento tra Piane e Peccia, alpeggi abitati stabilmente tutto l’anno da tre persone, risulta interrotta» spiega ancora Veggi. «Nei giorni scorsi, insieme ai tecnici della Regione, abbiamo effettuato un sopralluogo in elicottero: lo stato attuale è in ogni modo suscettibile di ulteriori modifiche, e per intervenire occorre attendere una stabilizzazione, essendoci tuttora il rischio di nuovi distacchi. Siamo riusciti comunque ad aprire una pista, percorribile dalla Protezione Civile in caso di emergenza, per motoslitta. I tre residenti lassù stanno bene, sono ampiamente organizzati per affrontare la situazione. Ribadisco, a scanso di equivoci e trattandosi di uno degli itinerari più frequentati dagli escursionisti, con gli sci, le ciaspole o a piedi, che la zona è interdetta al passaggio, non transitabile se non per ragioni di comprovata necessità».
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