Attualità
Gattinara, «Nonni più vicini»
GATTINARA – Da quando è partito il «Lockdown», gli ospiti delle case di riposo non hanno più potuto ricevere le visite di parenti ed amici e la videochiamata si è rivelata strumento utile a lenire la solitudine. Per questo l’Associazione di Promozione Sociale «Senza Fili Senza Confini» ha pensato al progetto «Nonni Più Vicini», per contribuire all’avvio della Fase 2 sul territorio dei cento Comuni che hanno sottoscritto un accordo di collaborazione e prevede di dotare tutte le strutture che ne faranno richiesta di un tablet con connessione WiFi e 4G preconfigurato con dei software multimediali, per permettere agli ospiti della struttura stessa di intrattenere videochiamate con i parenti, impossibilitati a visitarli.
L’adesione è gratuita: il legale rappresentante della RSA dovrà compilare una scheda online. Compatibilmente con le disponibilità dei fornitori, l’associazione fornirà alla RSA il tablet già configurato. Se la struttura dispone di collegamento esistente alla rete di «Senza Fili Senza Confini», potrà utilizzare la connessione Wi-Fi. Nel caso in cui questa non fosse presente, sarà comunque possibile utilizzare il tablet in modalità 4G.
Il progetto è totalmente finanziato dal sodalizio e non ci sono costi, né per i Comuni aderenti, né per le case di riposo: i tablet e gli abbonamenti saranno a carico dell’associazione, e la formazione per usare al meglio gli strumenti sarà effettuata a distanza, con video registrati ad hoc e resi disponibili sul canale YouTube del sodalizio.
«L’idea lanciata da “Senza Fili Senza Confini” è veramente encomiabile, e mira a contenere l’isolamento degli anziani in questo tempo non facile di quarantena» ha commentato il sindaco Daniele Baglione «questo progetto è nato dall’esperienza diretta del prof. Trinchero, presidente del sodalizio, che a Gattinara ha già operato con il progetto “iXem Wine”. In questo momento mettersi in contatto con i propri cari, anche attraverso una videochiamata, può essere molto importante. È sorprendente vedere la gioia degli anziani nel poter rivedere i loro affetti anche solo per qualche minuto e per via di uno smartphone o di un tablet. Ed è così che al prof. Trinchero è nata l’idea di poter estendere questa possibilità alle case di riposo dei Comuni che hanno aderito all’idea, regalando,in tal modo, un po’ di felicità».
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