Cultura
Grignasco: le ultime sette parole di Cristo
Grande successo, sabato scorso 10 marzo, per lo spettacolo «Le ultime sette parole di Cristo», scritto e interpretato dall’attore Giovanni Scifoni, e portato in scena nella chiesa dell’Assunta. Lo spettacolo rientrava nelle iniziative per celebrare la fine dei lavori di restauro del tetto dell’edificio religioso, progettato nel periodo settecentesco da Bernardo Antonio Vittone, e che ha avuto bisogno di una serie di interventi di ristrutturazione. In una chiesa davvero gremita, l’attore romano (noto per aver preso parte a molte fiction televisive quali «A un passo dal cielo» e «Squadra Antimafia»), ha introdotto quella che non è stata solo un alto momento di recitazione, ma una vera catechesi che ha attraversato la storia del Cristianesimo, un monologo sulle ultime frasi che Gesù Cristo ha pronunciato nel giorno della sua Passione e morte, in una alternanza di attimi divertenti e momenti di profonda riflessione, che hanno lasciato al pubblico spunti da cui trarre domande sulla religione, la chiesa e tutte le sue dinamiche, sia antiche che moderne, spesso ritrovandosi in episodi della propria quotidianità.
Al termine della performance, accompagnata dalla musica eseguita dal vivo con antichi strumenti medievali, Scifoni si è confrontato col pubblico e ha risposto alle domande che gli venivano poste.
«Questo lavoro è nato grazie a un’orchestra e a un concerto in cui eseguiva proprio “Le ultime sette parole di Cristo sulla croce”, di Haydn» ha spiegato Scifoni «Mi chiesero di leggere il testo dell’opera, e io sono rimasto talmente affascinato che alla fine mi sono fatto prendere la mano. Ho scritto quindi il testo del mio spettacolo ispirandomi all’opera di Haydn, insieme a don Fabio Losini, e ci ho messo dentro spunti di riflessione, citazioni e momenti della mia vita personale, come avete sentito. Il mio intento non è catechizzare, ma intrattenere dicendo cose serie ».
La serata, davvero ben riuscita e apprezzata, si è conclusa con un momento di intrattenimento con il pubblico, gli scout e il parroco don Enrico Marcioni.
L’evento è stato sostenuto e patrocinato dalla Compagnia di San Paolo.
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